Carabiniere ucciso, i due americani ora piangono: “fatti” e in lacrime davanti ai magistrati

30 Lug 2019 15:36 - di Redazione

Sono stati interrogati «direttamente dai magistrati» e nel pieno «rispetto della legge». È stato il procuratore aggiunto di Roma, Nunzia D’Elia, a fugare ogni dubbio su una possibile violazione dei diritti dei giovani americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjort in fase di interrogatorio. «I due indagati sono stati interrogati direttamente dai magistrati in una fase iniziale delle indagini, e con tutte le garanzie del caso», ha spiegato il magistrato nel corso di una conferenza stampa congiunta con i carabinieri, che si è tenuta nella sede del comando provinciale di piazza San Lorenzo in Lucina.

«Era chiaro che avevano consumato droga»

«Nessuno aveva segni sul corpo, ma era chiaro avessero consumato alcol o droga, o tutte e due le cose», ha proseguito D’Elia, facendo riferimento alle condizione dei due giovani americani indagati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. «Natale Hjorth chiedeva se fosse morto e ha avuto poi una reazione emotiva, mentre Finnegan Lee ha versato qualche lacrima», ha aggiunto il magistrato chiarendo che a entrambi i giovani «è stato fornito un avvocato d’ufficio», e che è stato «nominato un interprete anche per Natale Hjorth che aveva detto di conoscere l’italiano». I due ragazzi, inoltre, sono stati visitati in carcere dalle autorità consolari statunitensi, che, come confermato dal Dipartimento di Stato americano, «stanno fornendo loro assistenza».

Le polemiche per la benda sugli occhi

Dunque, la magistratura difende la correttezza delle procedure adottate nei confronti dei due, che non è stata inficiata neanche dal fatto che Natale Hjort sia stato bendato. Il procuratore di Roma, Michele Giarrita Prestipino, ha stigmatizzato l’episodio, «definito dalla stessa arma grave e inaccettabile» e ha confermato che la Procura ha avviato le indagini e che sarà adottato «il rigore dimostrato in altre analoghe vicende». Ma – è il messaggio che passa – l’immagine di Natale Hjort bendato non può e non deve inficiare la validità di indagini e inchiesta.

 

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