Capone (Ugl) invita il governo a dare attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro

31 Lug 2019 17:08 - di Redazione

“Bene l’attenzione che il governo sta ponendo sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, argomento particolarmente sentito dall’Ugl alla luce dell’incremento di incidenti mortali nei primi sei mesi del 2019 con 482 casi, 13 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Necessario quindi rafforzare le attività di promozione, prevenzione e repressione degli illeciti nei luoghi di lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, presente al tavolo al ministero del Lavoro sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Fra le varie iniziative – ha detto – messe in campo dall’Ugl, si ricorda, in particolare, #Lavorarepervivere, una manifestazione volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno. Importante potenziare la dotazione organica del personale ispettivo che deve essere messo in condizione di operare in maniera efficace ed efficiente”. In questo senso, ha aggiunto, “va garantita la dotazione tecnica e informatica, l’equiparazione economica e normativa, l’allineamento giuridico degli atti prodotti, il pieno accesso alle banche dati dell’Inps”. “Altro punto fondamentale è prevedere gli obblighi informativi e di addestramento, in capo al datore di lavoro nei confronti dei dipendenti e rendere strutturata e obbligatoria la formazione nelle scuole secondarie di secondo grado”, ha detto.

Per quantoriguarda i dati resi noti stamattina dall’Istat, Capone ha dichiarato che ‘iI dati Istat, che ci informano della diminuzione della disoccupazione, ancora in calo rispetto ai mesi precedenti, segnando il livello più basso dal gennaio del 2012, confermano la bontà delle politiche attive messe in campo dal Governo in materia di lavoro”. Capone aggiunge: ”Notizie positive giungono anche sul fronte dei giovani, con il tasso di disoccupazione che scende di 1,5 punti percentuali, il dato più basso rispetto ad aprile 2011″. “Accogliamo con soddisfazione anche la notizia dell’occupazione in crescita per i 15-64enni, che esprime il suo valore massimo dal 1977. Allo stesso tempo – conclude – bisogna continuare sulla strada della lotta al precariato e sulla formazione professionale, che possono offrire nuovi e importanti strumenti per sviluppare una sempre maggiore crescita economica e sociale del nostro Paese”.

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