Calciatrice rivela: “Alla Juve accadono cose strane. È vietato pure parlare di Ronaldo”

22 Lug 2019 16:09 - di Penelope Corrado

La Juve ha proibito ai suoi tesserati di parlare delle accuse di stupro contro il calciatore Cristiano Ronaldo. A rivelare questa censura interna al club, la nazionale svedese Petronella Ekroth, che con i bianconeri ha vinto uno scudetto, prima di tornare nel suo Paese. E proprio a un quotidiano svedese, Expressen, la biondissima calciatrice 29enne ha svelato quello che, finora, nessun suo collega maschio aveva avuto il coraggio di dire. «Non ci è mai stato permesso di parlare del caso Ronaldo. Ci è stato imposto di tenere sempre un basso profilo e di lavorare nell’interesse della società».

Le accuse di stupro contro Ronaldo: cosa sappiamo

La descrizione che la Ekroth fa della Juventus è quella di una specie di prigione: «Ho sempre avuto la sensazione che la mia opinione non contasse su nulla. . Mi sono chiusa molto in me stessa perché ho sentito che le mie opinioni non contavano. Mi è sembrato un po’ come se fossi in una prigione. Non potevo davvero fare tutto ciò che volevo. Puoi mostrare un lato della medaglia, ma c’è molto di più che rimane nascosto, quello di cui purtroppo non si può parlare o mostrare e così via. ​Sei molto limitato in tante cose. Alcune che puoi fare e altre che non vanno bene. Ho sentito come se potessi perdere un po’ di me stessa. È stato difficile».

Petronella Ekroth, una miss prestata al calcio

 

“Alla Juve accadono cose strane…”

Proprio per questo, l’ex difensore svedese della Juventus Women, è tornata a giocare in patria dopo una sola stagione. «C’erano cose strane. La mia visione di come trattare le persone è diversa dalla loro. Non credo che le calciatrici straniere fossero trattate come le italiane. Ci sono state situazioni in cui a volte mi sono chiesta se fossi a Candid Camera. Poi mi sono abituata. Capisco che ci siano diversi modi per gestire le cose ma alcuni di questi non vanno bene».

 

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