Cagliari, senegalese aggredisce due cassiere: irregolare, non doveva essere in Italia

6 Lug 2019 14:57 - di Angelica Orlandi

Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Cagliari hanno arrestato un 28enne senegalese, per atti persecutori e minacce gravi a due donne. Le aveva tutte nel suo “curriculum” il giovanotto: è irregolare, pregiudicato e noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti penali e di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e reati contro il patrimonio. Non mancava nulla. Il senegalese aveva preso doi mira due cassiere di un centro commerciale.  In tarda serata è giunta una chiamata al 113 che segnalava uno straniero, all’esterno di un esercizio commerciale del centro di Cagliari, che continuava a camminare avanti e indietro con fare agitato, guardando insistentemente all’interno.

Senegalese arrestato: pedinamenti e minacce

Il Centro Operativo ha inviato gli equipaggi sul posto che hanno subito notato il giovane segnalato, ancora davanti alla vetrina del locale con lo sguardo fisso verso l’interno e che, alla vista degli agenti, ha tentato di allontanarsi.  Subito bloccato, lo straniero non ha saputo fornire ai poliziotti una motivazione circa la sua presenza dinanzi al centro commerciale. Il 28enne, senegalese da tempo aveva posto in essere una serie di comportamenti vessatori e pedinamenti ai danni di due giovani dipendenti del locale.

Il senegalese non doveva essere in Italia

In particolare il giovane stazionava frequentemente davanti alle vetrine, osservando insistentemente le ragazze per poi entrare ed avvicinarsi, proferendo frasi offensive e compiendo gesti intimidatori nei loro confronti, in alcune occasioni minacciandole di morte. L’ultimo episodio si è verificato nella serata di vernerdì quando il giovane è entrato nel locale minacciando appunto una delle due di morte, scavalcando il bancone ed afferrandola per un braccio.  Il senegalese è risultato irregolare sul territorio nazionale in quanto ha a suo carico un decreto di diniego del permesso di soggiorno per motivi umanitari, emesso nel settembre 2018.

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