Strage di Bologna, FdI: «Riaprire subito l’indagine sulla pista palestinese»

28 Giu 2019 9:41 - di Redazione

«L’esito della perizia sull’esplosivo che ha causato la strage di Bologna rappresenta un punto di svolta: se la detonazione fu casuale e l’ordigno uguale a quello sequestrato alla terrorista della rete Separat di Carlos, Margot Christa Frohlich -fra l’altro presente a Bologna il giorno della strage con Thomas Kram- è evidente che la procura debba riaprire l’indagine sulla pista palestinese. La Presidenza del Consiglio, che è garante degli archivi, dimostri vera trasparenza e desecreti i documenti relativi a questo fatto tragico della storia repubblicana e a tutti quelli collegati». È quanto dichiarano Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia già consulente della commissione Mithrokin, e Paola Frassinetti, deputato FdI.

«Mambro e Fioravanti innocenti»

«La nuova perizia è in armonia con quello che ho cercato di dire durante tutti questi anni, mai persuaso della colpevolezza di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti». Ad affernarlo all’Adnkronos è Furio Colombo, che commenta gli esiti della nuova perizia sulla strage di Bologna. «Li ho difesi allora, li difenderei adesso. E questo non deve essere preso come scarsa cura delle vittime ma come un ammonimento a non fare di una verità la verità, che mi era apparsa molto imprecisa. Le cose sono più complicate di così».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *