Sicilia, se Miccichè minaccia di ammazzare gli elettori di Salvini…

2 Giu 2019 6:00 - di Francesco Storace

Gianfranco Miccichè sul biglietto da visita deve aver fatto scrivere moderatti: metà moderati metà matti. Sarebbe peggio se pensasse di far scrivere modefioso. Ma se si mette a minacciare persino gli elettori di un partito – in questo caso quelli di Salvini – è facile comprendere quanto siano fasulli gli appelli al moderatismo. Una sceneggiata e delle peggiori.

Col pretesto del rischio economico che corre la tonnara di Favignana, il presidente del Parlamento siciliano, non un passante qualunque, si è cimentato in una valanga di insulti alla Lega. Definendo testualmente Salvini “una merda”. Siamo ben oltre il dissenso politico.

Una frase che indigna

Noi non abbiamo votato Salvini, ma diventa intollerabile che una carica istituzionale di non secondaria importanza si esibisca in questa maniera. Tanto più se si aggiunge quello che Miccichè si è permesso di dire degli elettori leghisti della Sicilia: Ammazzerei uno ad uno quelli che li hanno votati”. Una frase del genere, pronunciata in una terra che di omicidi ne ha conosciuti troppi, è gravissima, è un’istigazione a delinquere. Indigna.

Se a Favignana qualcuno prende alla lettera il numero uno dell’assemblea regionale c’è da temere più di una conseguenza sanguinosa. Ma che gli è preso a Miccichè? Negli ultimi tempi egli ha accentuato la sua polemica antiLega e non solo: si è caratterizzato sempre più come quello che vorrebbe l’alleanza col Pd in Sicilia e in tutta Italia. Finché resta nell’ambito politico, per carità. Una prospettiva che ci fa abbastanza schifo, ma rimane un diritto provarci. Ma i tamburi di ieri sono davvero pericolosi. Preoccupanti. Un’escalation che non è degna di chi presiede un’assemblea importante come quella siciliana.

Berlusconi lo accompagni alla porta

Ed è una questione che riguarda innanzitutto Silvio Berlusconi, perché Miccichè è un pezzo importante della collezione di Arcore. Al punto che dopo aver favorito la vittoria di Crocetta alle elezioni regionali di cinque anni prima candidandosi contro Musumeci, è poi tornato con tutti gli onori in Forza Italia. Prima come segretario regionale e poi come presidente dell’Ars. Proprio grazie alla vittoria di Musumeci, che stavolta evidentemente andava bene. Ma in una regione in cui certi linguaggi devono essere molto più accorti che altrove, uno così non si può tenere in una posizione istituzionale di quel rilievo. Ed è proprio Berlusconi che dovrebbe prendere Miccichè per le orecchie e  accompagnarlo alla porta.

Proprio perché si tratta di un atteggiamento che rischia di mettere in difficolta proprio il governatore. Che già paga tanti disastri ereditati. E certo non è aiutato da chi incendia il fuoco. Quello usato da Miccichè è un linguaggio criminale. È roba da codice penale. 

Si può anche scegliere di minimizzare, come suggerisce qualche importante esponente del governo regionale, definendo Miccichè “una caricatura di se stesso”. Ma siamo sicuri che basti questo per chiudere l’incidente? La prossima volta che gli uscirà da quella bocca?  E contro chi?

Qualcuno lo denuncerà. E non è da escludere con tanta sicurezza che non ci sarà l’apertura di qualche fascicolo. Le pazzie, alla fine, le pagano tutti. Anche se il “moderatto” è solo uno.

Commenti

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  • Guido 2 Giugno 2019

    Miccichè un povero demente che andrebbe rinchiuso. Comunque non fa paura.

  • il Patriota 2 Giugno 2019

    Miccichè, non è per caso lo stesso che, durante un governo Berlusconi, ricoprendo una carica importante di Ministro e di sottosegretario venne scoperto ad usare la cocaina? I cocainomani, in genere, non diventano violenti dopo anni di sniffate?

  • Gianfranco 2 Giugno 2019

    Che è un’ altro Alfano ?
    Musumeci che ci aspetti a….. , noi che ti abbiamo votato non lo digeriamo.

  • Ben Frank 2 Giugno 2019

    Miccichè minaccia di ammazzare gli elettori di Salvini… si, a botte di piriti e pernacchie!

  • Giuseppe Lovergine 2 Giugno 2019

    Secondo me Matteo Salvini farebbe benissimo a non far passare inosservate le offese pesanti che questo Miccicché gli ha rivolto, e quindi necessita di una QUERELA. E’ inammissibile che una persona, la quale riveste una carica istituzionale possa arrivare a tanto, Mi sorge un dubbio però…non vorrei che l’ira di questo Miccicché sia dovuta a qualche losco intrallazzo di cui ne era partecipe, e quindi si è visto privato a causa di decisioni della Lega.

  • Albert 2019 2 Giugno 2019

    Da uno che ha ammesso di essere un cocainomane mi aspetto questo ed altro. Ma i cocainomani con i neuroni bruciati dalla cocaina dovrebbero essere interdetti legalmente, altro che presidente della regione. Interdizione legale + manicomio giudiziario, ecco quel che ci vuole per questo tizio.

  • Giuseppe Tolu 2 Giugno 2019

    Certo, subito denunciato, fuori dal partito e subito dopo dentro, in galera. Queste sono le persone che rovinano e danneggiano l’immagine di interi popoli. Forza Sicilia, svegliati e buttalo fuori, almeno dal partito, poi dalla tua meravigliosa terra!
    Grandissimo pezzo di ma****o,