Scattano i primi Daspo urbano per gli immigrati: ecco quali reati hanno commesso

7 Giu 2019 10:18 - di Mia Fenice

Scattano i primi tre daspo urbano ad Assisi nei confronti di due nigeriani e nei confronti di un cittadino di origini jugoslave, tutti e tre con precedenti penali. I due nigeriani, entrambi residenti a Foligno e regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, uno di 29 anni con precedenti di polizia per furto aggravato e un altro di 49, con precedenti per violazione sulla legge sull’immigrazione, entrambi denunciati perché recidivi nell’attività di parcheggiatore abusivo. Gli immigrati sono stati colti più volte dagli agenti del Commissariato di Polizia Stradale Assisi mentre erano intenti a svolgere l’attività abusiva nell’area davanti la Basilica di Santa Maria degli Angeli, violando così il divieto di stazionamento nella predetta area così come stabilito dal regolamento di polizia urbana del Comune di Assisi. Per tali motivi ritenendo emergenti profili di rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, il questore ha emesso a loro carico il provvedimento che fa divieto per un periodo di sei mesi di accedere nelle aree limitrofe alla Porziuncola.

Daspo urbano per uno slavo

Destinatario del daspo urbano anche un cittadino 38enne, senza fissa dimora con diversi e gravi precedenti di polizia per tentata violenza sessuale, falso, furto, tentata rapina aggravata, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e destinatario di numerosi divieti di ritorno tra cui quello nel Comune di Assisi per la durata di tre anni. L’uomo è stato sorpreso due volte nel giro di pochi giorni dagli agenti nella stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli mentre dormiva all’interno della sala d’attesa con al seguito varie buste contenenti effetti personali occupando più posti, di fatto limitando la libera fruibilità dell’area ed arrecando disturbo al regolare svolgimento delle attività connesse a tale struttura. In entrambe le occasioni l’uomo è stato sanzionato per lo stazionamento abusivo. Vista la reiterazione delle condotte e i profili di rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, il questore ha emesso a suo carico il provvedimento che prevede il divieto per un periodo di 6 mesi di accedere alla stazione e nelle vie adiacenti se non in attesa di un treno e munito del relativo titolo di viaggio obliterato.

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