“Processo” a Toninelli per l’incidente di Venezia: «La soluzione c’è, lui non fa nulla»

3 Giu 2019 10:04 - di Monica Pucci

Sono due le ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti sulle possibili cause dell’incidente tra una nave da crociera della Msc e un battello turistico nel porto di Venezia: secondo la versione formulata dai Vigili del Fuoco, la nave avrebbe urtato il barcone e sarebbe andata a sbattere poi contro la banchina di San Basilio a causa della rottura del cavo di traino del rimorchiatore. Un’altra ipotesi al vaglio è che si sia verificato un danno alla meccanica della nave e il rimorchiatore, nel tentativo di correggere la rotta, abbia procurato la rottura del cavo di traino.

Le polemiche, però, infuriano e hanno come destinatario il ministro delle Infrastutture Danilo Toninelli, colpevole di non aver ancora attuato il piano alternativo per liberare la Giudecca dalle grandi navi. «Stiamo lavorando per togliere finalmente le grandi navi da crociera da San Marco e dal canale della Giudecca, cosa che prima nessuno aveva fatto. Ci sono troppe polemiche, troppa gente che dice di poter risolvere i problemi con la bacchetta magica. Gente che lavora con i tweet. Poi invece c’è gente come me e gente che lavora al ministero facendo riunioni e studiando dossier, verificando ipotesi alternative», ha detto questa mattina il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Radio Padova, sul problema delle grandi navi a Venezia.

Ma Salvini già ieri lo aveva attaccato: «Mi risulta che una soluzione fosse stata trovata e condivisa, mi risulta che qualcuno aveva messo intorno a un tavolo tutti, predisponendo una soluzione che prevedeva alcune navi a Porto Marghera e un allargamento di un canale, ma che tutto sia stato bloccato perché è arrivato un no da un ministero romano». «Sono stufo dei no, l’Italia va a fondo, abbiamo bisogno di sì e non è un ministero della Lega quello che ha detto no», aveva poi aggiunto il vice premier. «L’incidente avrebbe potuto risolversi in una tragedia. Apprendo con sollievo che le condizioni dei feriti non sono gravi» dice il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Questo incidente ci fa riflettere nuovamente sul tema del transito delle grandi navi nel bacino di San Marco e lungo il canale della Giudecca e di conseguenza sul loro auspicato allontanamento».
«È Toninelli che ha le carte ma non decide, la soluzione alternativa è stata già individuata», accusa il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Che ha ribadito come le navi non debbano passare per la Giudecca: «E’ l’ennesima dimostrazione che il Canale della Giudecca non è più consentito, non è più pensabile che sia attraversato dalle grandi navi. L’abbiamo detto da otto anni, chiediamo immediatamente l’apertura del Vittorio Emanuele».

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