Piombino “la rossa” svolta a destra con Fratelli d’Italia. Ferrari: «Abbiamo riscritto la storia»

10 Giu 2019 15:32 - di Redazione

Piombino “la rossa” sceglie il centrodestra a trazione sovranista, ed è un uomo di FdI, Francesco Ferrari, a suggellare dopo 70 anni la conquista della storica città segnata dall’industria siderurgica, battendo con il 64% dei voti la concorrente del Pd, Anna Tempestini. La candidata dem si era presentata sulla scia della precedente giunta di centrosinistra guidata da Massimo Giuliani. Nella città già roccaforte della sinistra, insomma, gli operai hanno svoltato a destra, forse come effetto collaterale della crisi dell’acciaio che, malgrado la nuova gestione Jindal, continua ad esigere un pesante prezzo in termini di occupazione. Ad incidere sull’esito del voto, anche i temi ambientali. La giunta sconfitta, infatti, aveva raddoppiato gli spazi della discarica di Rimateria, con una decisione a cui Ferrari e il centrodestra si erano opposti. Un clima, insomma, negativo per il centrosinistra che nemmeno gli incontri elettorali in extremis del segretario del Pd Nicola Zingaretti e di Carlo Calenda son riusciti a cambiare.
«Abbiamo riscritto la storia di Piombino perché era impensabile fino a poco tempo fa. Un risultato storico e aveva già dello storico essere andati al ballottaggio, anche perché a Piombino non ci sono mai stati ballottaggi, ha sempre vinto la sinistra al primo turno con maggioranze bulgare. Quindi già il risultato del 26 maggio è stato un risultato straordinario e siamo andati al ballottaggio con il 48% dei consensi contro il 29% del Pd e liste civiche» dichiara Ferrari. «Oggi ci godiamo questo momento – aggiunge Ferrari – e poi iniziamo a lavorare sulla creazione della squadra, sarà un bel gruppo: sono stato sostenuto dai partiti del centrodestra ma anche da liste civiche, tre liste politiche e tre liste civiche e credo che questa sia stata la chiave del successo, perché in una città profondamente di sinistra, il civismo che mi ha supportato è stato l’ememento clou che ha consentito di incrementare il numero dei consensi». «Un aspetto da sottolineare è quello che le liste civiche hanno preso più voti delle liste politiche del centrodestra – prosegue Ferrari – un dato sintomatico. E un altro dato importante è quello che nel ballottaggio abbiamo ottenuto più voti rispetto al primo turno, malgrado non abbiamo fatto apparentamenti. Significa che i cittadini hanno individuato in noi unica forma di cambiamento per questa città».

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