Nuove scintille Usa-Iran. Trump mostra i denti e Teheran risponde: «Gli americani mentono»

25 Giu 2019 13:10 - di Redazione
Trump all'attacco

Le nuove sanzioni americane contro l’Iran, che prendono di mira anche la guida suprema, l‘Ayatollah Ali Khamenei e il ministro degli Esteri Javad Zarif, chiudono definitivamente la porta alla diplomazia. Lo ha scritto a chiare lettere su twitter il portavoce del ministero degli Esteri Abbas Mousavi, all’indomani della decisione di Washington di imporre ulteriori misure restrittive contro Teheran. «Le inutili sanzioni americane contro la guida suprema ed il comandante della diplomazia iraniana rappresentano la chiusura definitiva del canale diplomatico. L’amministrazione disperata di Trump distrugge i meccanismi internazionali in vigore per preservare la pace e la sicurezza mondiali».

Iran e Usa a un passo dalla crisi bellica

La Casa Bianca intanto non molla e il presidente americano Donald Trump fa sapere che nel caso di un’eventuale azione militare contro l’Iran, non ci sarà bisogno dell’ok del Congresso. «Mi piace l’idea di avere il Congresso a fianco – dice in un’intervista a The Hill – hanno idee, c’è gente intelligente. Ho appreso un paio di cose l’altro giorno nel nostro incontro con il Congresso, mi piace averlo a fianco, ma legalmente non devo farlo». Insomma con o senza il via libera dei deputati Trump è intenzionato ad andare avanti.

Teheran: Trump sta mentendo

A smorzare i toni il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, che stempera le parole del presidente Usa. «Trump ha tenuto aperta la porta per veri negoziati, tutto quello che l’Iran deve fare è attraversare quella porta aperta». Parole a cui ha risposto il presidente iraniano Hassan Rohani, secondo il quale gli Stati Uniti mentono: «Voi chiedete negoziati. Se quello che dite fosse vero, perché contemporaneamente volete sanzionare il nostro ministro degli Esteri? È ovvio che mentite. Oggi gli americani sono disperati e confusi – prosegue – e questo li ha portati ad adottare misure assurde e a dire sciocchezze». Le  nuove sanzione sono nel mirino anche dell’ambasciatore iraniano all’Onu, Majid Takht-e Ravanchi, secondo il quale gli Stati Uniti devono fermare la «loro guerra economica e il loro terrorismo contro il popolo iraniano. La decisione degli Stati Uniti è un altro segnale di come l’America non abbia alcun rispetto per il diritto internazionale. Non possiamo accettare intimidazioni o minacce da nessuno».

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