Meloni: «L’alleanza tra Pd e Cinquestelle sarebbe un colpo di Stato inaccettabile»

11 Giu 2019 12:22 - di Guglielmo Federici

«Fratelli d’Italia vuole costruire movimento sovranista e conservatore alleato della Lega, ma distinto dalla Lega. I cittadini ci hanno premiati col voto, proseguiamo spediti». Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia in una lunga intervista all’Agenzia Vista in cui spazia dall’Europa alle cose italiane. «Il progetto di allargamento di Fratelli d’Italia è stato ampiamente premiato dai cittadini col voto. Ora proseguiamo su questo percorso a passi spediti, per costruire un grande movimento sovranista e conservatore, alleato ma distinto dalla Lega e che possa riportare il centrodestra al governo». A settembre abbiamo annunciato il progetto di aprire i confini di Fratelli d’Italia e farne una forza inclusiva, in grado di ricompattare la destra e anche di aprirsi ad altre storie e culture politiche del centrodestra. Anche la scorsa settimana abbiamo presentato nuove aggregazioni, patti federativi: nei prossimi giorni ci saranno importantissime novità, con l’adesione di nuove personalità», ha annunciato la Meloni.

Le nomine in Europa

Le vicende europee e le nomine che si stanno delineando devono avere per la Meloni una prospettiva che vada incontro all’interesse dell’Italia. «Per quanto riguarda il Commissario Ue per l’Italia, i portafogli che possono meglio difendere l’interesse nazionale sono o quello sull’immigrazione o una grande materia economica». Sull’immigrazione «per attivare il blocco navale al largo delle coste della Libia e risolvere la crisi migratoria che l’Italia vive ormai da anni, o una grande materia economica. Sicuramente la difesa delle nostre industrie, delle nostre imprese, del marchio italiano, del prodotto italiano, sono stati drammaticamente mortificati dalle politiche di questa commissione europea: con una persona adatta si potrebbe fare la differenza».

«Pd e M5S insieme? Sarebbe un colpo di Stato»

Giorgia Meloni insorge quando nel corso della lunga intervista all’Agenzia Vista le chiedono se sia possibile uno scenario – su cui lavorano in molti – che veda alleati il M5S e il Pd. « Sarebbe un colpo di Stato, il voto ha espresso una maggioranza diversa». Risposta secca, senza se e senza ma. «Portare due minoranze sconfitte al governo solo per escludere chi può vincere le elezioni è qualcosa distante anni luce dalla mia idea di democrazia».

«Faremo la differenza in Europa»

La leader di FdI rivendica un ruolo da protaginista in Europa, guadagnato con la sua credibilità e coerenza. Per cui, dice, «La subalternità rischiata dall’Italia in Europa non ci riguarda: Fdi è la seconda forza del gruppo dei conservatori, faremo la differenza». Argomenta: «Dopo i polacchi di Kaczynski noi siamo la seconda delegazione per grandezza nel gruppo dei Conservatori, famiglia molto importante e storica degli assetti europei ed esprimiamo già oggi il vicepresidente del gruppo. Lavoreremo per cambiare un’Europa che ci sembra si stia asserragliando. L’attuale establishment, la maggioranza che è uscita sconfitta dalle urne cerca di allargare il suo perimetro con l’unico obiettivo di rimanere in sella dell’Europa e continuare a fare gli interessi franco-tedeschi. Se così sarà, daremo battaglia e abbiamo la forza per farlo».

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