Meglio coi corrotti che con CasaPound: la folle logica del Pd parmense

6 Giu 2019 19:46 - di Guido Liberati

Dopo sei mesi di commissariamento, Polesine Zibello ha un sindaco indipendente, sostenuto anche da CasaPound. Il commissariamento era arrivato dopo l’arresto del sindaco di centrosinistra, coinvolto in una vicenda che il Secolo aveva sintetizzato nel titolo “Coca truffa e corruzione”,  eppure il Pd locale, con rara faccia tosta, riesce a “rimpiangere” la giunta precedente. 

La vicenda di questo comune in provincia di Parma, è emblematica di come la sinistra italiana sia alla frutta. Il Partito democratico locale è andato nel pallone per l’ingresso in maggioranza di Gianluca Copelli. L’esponente di CasaPound siederà nel nuovo Consiglio comunale a sostegno del neo sindaco Massimo Spigaroli, celebre chef che ha deciso per la prima volta di correre per le elezioni Amministrative con una lista civica.

CasaPound offensiva, il sindaco arrestato no

La pubblica presa di posizione del capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Parma, Lorenzo Lavagetto non si è fatta attendere. «Non ho dubbi sul fatto che il nuovo Sindaco di Polesine Zibello sia un convinto democratico. Me lo dice il fatto che opera da tempo in situazioni pubbliche nelle quali è attiva anche la regione Emilia Romagna, nonché il ruolo attivo che ha in collaborazioni con il Comune di Parma, dove mi sembra di capire sia nel comitato scientifico per Parma 2020 (ne esiste uno) e anche in iniziative finanziate da contributo comunale se ben ricordo.  Proprio per questo – ha proseguito Lavagetto – sono certo che sindaco e gruppo di maggioranza appena insediatosi a Polesine Zibello, che mi riferiscono essere una realtà civica che comprenderebbe anche il centro sinistra, troveranno subito il modo adeguato per risolvere una situazione ingiustificabile, mettendo il signor CasaPound fuori dalla maggioranza».

Il sindaco precedente comprava cocaina con l’auto del Comune

Tutta questo sdegno degli esponenti dem, non c’era stata fino a qualche mese fa. A guidare la giunta di Polesine Zibello c’era stato Andrea Censi, finito in manette con l’accusa di truffa e corruzione. In passato, Censi (che ha avuto incarichi di rilievo prima nei Ds e poi nel Pd) era finito anche in diverse inchieste legate al suo consumo abituale di droga. Andava addirittura a comprare la cocaina con la macchina di servizio del Comune. Ma in quel caso il Pd locale aveva taciuto e non si era indignato. Insomma, per il Pd è pure meglio stare coi corrotti che con CasaPound.

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