Maturità, è il giorno prima degli esami: i consigli su come ripassare e cosa mangiare

18 Giu 2019 12:31 - di Marino Petrelli

Il gran giorno sta per arrivare, domani la “carica” degli oltre 520mila maturandi italiani affronterà la prima prova dell’esame di maturità. Ansia, stress, paura, ma anche curiosità e interesse sono, probabilmente, gli stati d’animo più diffusi. Ci siamo passati, lo sappiamo. Così come sappiamo che l’ultimo giorno è quello del ripasso “estremo”, del voler imparare tutto quello che sembra essere sfuggito nei giorni precedenti.

Un metodo che rischia di essere addirittura controproducente secondo la Fimmg, la Federazione italiani dei medici di medicina generale. Il consiglio è quello di «studiare quanto basta, le nottate sui libri non aiutano affatto. Hanno l’effetto opposto a quello desiderato: mettono alla prova eccessivamente non solo il fisico ma anche la tenuta mentale». Una tecnica invece riconosciuta valida anche dalla scienza è quella di ripassare la sera, perché tutte le informazioni accumulate vengono rielaborate durante il sonno la notte rendendo la memorizzazione più efficace. Anche una corretta alimentazione fa la sua parte: un buon piatto di pasta, magari condito con delle verdure, frutta, preferire il pesce che la carne, devono essere parte del menu giornaliero, non solo nella fase di preparazione, ma anche tra gli scritti e la prova orale.

Sono messi al bando gli “aiuti” chimici e farmacologici, potrebbero aiutare i fermenti lattici. Gradita anche una buona prima colazione ricca di fibre, cereali e fette biscottate con marmellata (consiglio sempre valido). E poi un aspetto che molti non prendono in considerazione: bere la giusta quantità di acqua. Circa 8 bicchieri durante tutto l’arco della giornata, dicono gli esperti, contribuisce infatti a mantenere elevato il benessere psico-fisico del corpo e della mente. «Non tutti sanno che il nostro cervello per poter funzionare al meglio ha bisogno di essere nutrito, o meglio idratato – spiega Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – . Se lo studio e la lettura rendono la mente più elastica, una adeguata idratazione la mantiene attiva e consente di svolgere in piena efficienza tutte le sue funzioni cognitive. Quando si beve non solo ci si disseta, ma si assumono elementi importanti come calcio, magnesio, ferro, zolfo, essenziali per il benessere psico-fisico». Bene dunque istituire delle vere e proprie “pause acqua” per staccare la spina e tornare sui libri con maggiore concentrazione.

Un consiglio ci permettiamo di darlo noi: la migliore maturità è quella se si è studiato durante tutto l’anno. Solo così si arriva più sereni e preparati. E non preoccupatevi se «la matematica non sarà mai il mio mestiere», come canta Antonello Venditti. Intanto, “maturatevi” senza paura. Buoni esami a tutte e tutti!

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *