Haaretz: «Giorgia Meloni è la Le Pen italiana. Potrebbe diventare premier»

3 Giu 2019 11:56 - di Eugenio Battisti

Potrebbe diventare primo ministro. Il quotidiano israeliano Haaretz dedica un lungo ritratto politico a Giorgia Meloni, definita la «Marine Le Pen italiana» e uno dei «volti nuovi dell’universo populista, che si scaglia contro le élite globaliste nichiliste» che un giorno potrebbe diventare premier. «Per ora», scrive Ariel David, giornalista italo-israeliano che vive a Tel Aviv e collabora con Haaretz,  la Meloni «è all’ombra di Matteo Salvini, ma sta lentamente e saldamente costruendo il suo seguito in Italia e all’estero».

La Meloni potrebbe diventare la prima premier donna

La leader di Fratelli d’Italia non è soltanto una promessa della destra ma ha saputo «conquistarsi uno spazio», portando il partito, sotto la sua guida, a raddoppiare nelle recenti europee i consensi ottenuti nel 2014. «Non è stata una vittoria travolgente, ma il risultato appare comunque notevole, dato che è stato ottenuto all’ombra del travolgente trionfo di Matteo Salvini». Meloni, scrive ancora Haaretz, «si è ritagliata una nicchia, trasformando quasi da sola l’eredità di un movimento neofascista vecchio stile in una forza nazionalista più contemporanea. La leader di Fratelli d’Italia fa appello agli elettori che preferiscono la visione del suo partito di un forte Stato centralizzato, contrapposto all’Italia federalizzata e decentralizzata che la Lega vuole, e ha accolto con entusiasmo le alleanze con altri partiti europei di estrema destra, abbracciando il sostegno di destri  statunitensi come  Steve Bannon».

Ultra-nazionalista, patriota cristiana

Meloni, prosegue Haaretz, «è spesso paragonata a Marine Le Pen, la leader del Rassemblement national francese, per le sue posizioni nazionaliste e dure sull’immigrazione e l’integrazione Ue. Non ha ancora il seguito e l’esperienza della sua controparte transalpina», osserva l’autore dell’articolo,  ma nemmeno il «bagaglio storico e famigliare («come un padre prono al revisionimso sull’Olocausto») che a volte ancora minano la legittimazione della Le Pen. «Come capo dei Fratelli d’Italia ( le parole d’apertura dell’inno nazionale), Meloni è l’unica donna a guidare una grande partito italiano. Questo fatto è importante per il modo in cui “brandizza” se stessa e il suo movimento come una forza conservatrice moderna che rispetta e appaga la sua base tradizionale». Dopo aver ripercorso le tappe salienti della carriera politica della Meloni, dai suoi esordi a soli 15 anni, l’articolo si conclude con una previsione: «A lungo termine Meloni ha ambizioni più grandi. Se la stella di Salvini dovesse calare per un pubblico volubile,  la destra dura dell’Italia avrà una sostituzione pronta ed esperta. Non sarebbe sorprendente se, in un futuro non troppo lontano, autentica ultra-nazionalista, anti-abortista, “patriota” cristiana, Giorgia Meloni diventasse la prima premier femminile in Italia».

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