Giorgia Meloni: «La tutela dei minori ha bisogno di tutti, non di eroi solitari»

20 Giu 2019 18:51 - di Giorgia Meloni

Colpisce molto il dissenso espresso dai garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza di Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia e Puglia nei confronti del Garante nazionale e sono basita dal distacco che quest’ultimo sottolinea costantemente rispetto alla loro azione sui territori, caratterizzati da problemi peculiari tanto diversi quanto bisognosi di una strategia unitaria.

Non si comprende ad esempio il motivo per il quale il Garante nazionale debba avocare a sé e a delle associazioni private il monitoraggio sulla tutela dei minori stranieri non accompagnati, quando è compito dei garanti regionali individuare e formare i tutori, peraltro con risorse economiche pari allo zero.

I sei garanti regionali hanno avuto il coraggio di portare alla luce un disagio molto diffuso e di denunciare la scelta di trattare, in tre anni di conferenza nazionale dei garanti, esclusivamente il tema dei minori stranieri, trascurando le altre priorità: dalla sicurezza dei bimbi in Campania ai problemi sanitari in Calabria, senza considerare l’emergenza povertà che colpisce tutto il territorio nazionale e interessa ben un milione e 200 mila bambini.

Conosco e apprezzo il grande lavoro portato avanti sul territorio dai garanti regionali, che si rimboccano le maniche ogni giorno per dare risposte ai problemi concreti. Penso ad esempio all’impegno profuso dal garante calabrese Antonio Marziale per dotare la Regione della prima terapia intensiva pediatrica o al lavoro portato avanti dal garante del Lazio Jacopo Marzetti, che ha individuato e formato oltre un migliaio di tutori per minori stranieri non accoampagnati.

Questo è il compito dei garanti regionali: aiutare le Istituzioni a trovare le soluzioni ai quei problemi che impediscono di assicurare ai bambini la garanzia dei loro diritti più elementari. Un Garante nazionale che tiene a debita distanza i garanti regionali e non li informa nemmeno sulle iniziative intraprese nelle loro Regioni pecca di autoreferenzialità e dà uno smacco alle assemblee legislative regionali che li hanno eletti.

Per Fratelli d’Italia è arrivato il momento di cambiare completamente registro, perché la tutela dei minori ha bisogno di tutti e non certo di eroi solitari.

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