Giorgia Meloni denuncia: “Ecco la truffa chiamata reddito di cittadinanza”

16 Giu 2019 20:26 - di Prisca Righetti

Il reddito di cittadinanza? Ad oggi, per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia è solo fuffa, «una enorme truffa»: un bluff dei Cinquestelle che svela un gioco in cui non vince nessuno e a perdere sono soprattutto famiglie italiane in difficoltà e disoccupati. Lo dice a chiare lettere la presidente di FdI argomentando le sue conclusioni sulla base dei fatti e dei dati. Fatti e dati al momento ancora vaghi se non inesistenti. «Mentre il M5S inventa bufale di ogni tipo per gettare fango sugli avversari politici, è sotto gli occhi di tutti il clamoroso fallimento grillino sul reddito di cittadinanza e l’incapacità dei Cinquestelle di attuare per intero il loro provvedimento simbolo», denuncia la Meloni che poi, a stretto giro aggiunge pure: «Il decreto attuativo sui lavori di pubblica utilità? Non c’è. Il decreto sui controlli anagrafici per evitare truffe e raggiri? Non c’è. Il decreto che serve a scambiare i dati e capire chi deve essere preso in carico dai centri per l’impiego e chi deve seguire il percorso dei servizi sociali? Non c’è. E i famosi “navigator” che dovrebbero aiutare i disoccupati a trovare lavoro? Non sono ancora stati assunti e non si sa concretamente cosa andranno a fare. Il risultato – conclude la Meloni – è quello che FdI aveva denunciato fin dall’inizio: il reddito di cittadinanza è una enorme truffa, che non crea lavoro e non aiuta chi ha davvero bisogno».

Meloni, reddito di cittadinanza? «Una enorme truffa». E su un bonus famiglia in via di elaborazione…

Non solo: ancora poco fa, la leader di FdI, andando oltre la debacle del reddito di cittadinanza, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post che in qualche modo rassicura su una possibile exit strategy di cui finora non si era intravista neppure l’ombra. «Apprendiamo dalla stampa – posta la meloni – che il Governo, e segnatamente il Ministero della Famiglia, starebbe per depositare in Parlamento un disegno di legge governativo di riforma delle misure a sostegno della famiglia. Tra le ipotesi in campo quella di un assegno unico mensile per ogni figlio e fino ai 18 anni. È un punto di partenza per rimettere il tema della famiglia al centro del dibattito politico, e Fratelli d’Italia è pronta a dare il suo contributo: la difesa della famiglia e l’incentivo natalità è, infatti, il primo punto del nostro programma e faremo la nostra parte per introdurre misure strutturali capaci di far uscire l’Italia dall’emergenza demografica che sta vivendo». E subito, a dimostrazione di quanto il tema da sempre caro a FdI sia pressante per i cittadini italiani molti dei quali, non a caso, commentano e replicano al post denunciando una paura cresciuta a dismisura dopo il provvedimenti grillino del reddito di cittadinanza: quello che bonus e incentivi finiscano per agevolare soprattutto gli stranieri. E allora, «escludere Rom ed extracomunitari. Questi soldi devono servire alle coppie italiane ad aiutarle ad allevare e crescere un figlio e non dati a gente e popoli che sfornano figli a getto continuo senza nessuna voglia o interesse di integrarsi e di accettare cultura, valori e tradizioni italiane», scrive qualcuno in calce al post di Giorgia Meloni, tenendo a precisare pure che «per chi gridasse al razzismo e ad altre cretinate del genere rispondo in anticipo dicendo che è solo buon senso, il razzismo non c’entra niente!». mentre qualcun altro ancora approva l’iniziativa che si augura in fieri sottolineando come «sarebbe una bella idea se andassero solo alle famiglie italiane altrimenti sarebbe un incentivo per gli stranieri a fare figli e figli». E come è chiaro scorrendo i tanti e tanti post di commento, tra un provvedimento che ci si augura in embrione e la sua attuazione, quella che emerge al momento più che la speranza è la paura. La paura che, ancora una volta, non siano gli ospitanti i dentinatari degli aiuti, ma gli ospiti…

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