Follia a Cagliari, tre nigeriani seminano terrore: botte, rapine e violenza sessuale

25 Giu 2019 13:52 - di Massimo Baiocchi

Notte movimentata sul litorale della spiaggia del Poetto di Cagliari. In manette tre nigeriani richiedenti protezione internazionale. Si tratta di O. E. 22enne, S.E.D. 28enne, M.U. 20enne. Su di loro pende l’accusa di rapina aggravata e continuata e lesioni personali. Per S.E.D. anche la violenza sessuale.

Tutto parte da una chiamata al 113

Intorno alle 3.15 un giovane ha chiamato il 113 segnalando di aver subito un’aggressione da parte di  tre cittadini stranieri. Si trovava nei parcheggi sterrati del Lungomare. Gli equipaggi della Squadra Volante hanno raggiunto il giovane. Era scosso. Ha riferito che poco prima, mentre si trovava in compagnia della fidanzata nella sua macchina si è accorto della presenza di qualcuno nascosto dietro gli alberi. Ha voluto verificare ed è stato aggredito da tre uomini di colore, sbucati improvvisamente da un grosso cespuglio, due dei quali brandivano cocci di bottiglia.

Notte di paura sulla spiaggia a Cagliari

Il giovane, spaventato, è scappato verso l’auto invocando e gridando aiuto, ed è riuscito a raggiungere l’auto ma, prima di riuscire a chiudere la portiera è stato raggiunto da uno che, afferrata la portiera l’ha riaperta con forza e, minacciandolo con la bottiglia rotta, iniziava a colpirlo con violenti pugni al volto facendogli sanguinare la bocca.  Nello stesso momento l’altro armato di coccio, ha aperto la portiera della ragazza infilando il busto e le braccia nell’abitacolo prendendo la borsetta della ragazza, con gli effetti personali, i documenti d’identità, le chiavi di casa, il telefono cellulare, un paio di cuffie auricolari, un paio di occhiali da sole ed un braccialetto. Uno dei tre le ha anche sfilato dal polso un braccialetto.

Oltre l’aggressione, il palpeggiamento

Inoltre si sono impossessati anche del telefonino del giovane e del suo portafogli. Nel corso della rapina, S.E.D. 28enne si è spostato sul lato della ragazza, infilandole una mano sotto la gonna, palpando in maniera prolungata le parti intime.  Sono scattate immediatamente le ricerche dei tre che nel frattempo si erano dati alla fuga. Un equipaggio della Squadra Volante, nel transitare nei parcheggi di Marina Piccola, è stata avvicinata da altri due ragazzi che, con fare concitato, hanno riferito di essere appena stati aggrediti e derubati da tre persone di colore, fuggite sulla battigia con direzione Quartu. In particolare hanno detto ai poliziotti che pochi istanti prima, mentre si trovavano sdraiati sulla spiaggia nel primo tratto di arenile lato Marina Piccola, si erano avvicinati i tre che si erano impossessati dei loro zainetti  contenenti un portafogli e telefoni cellulari nonché le scarpe da ginnastica ed un capellino.

Portati nel carcere di Cagliari

Anche in questo caso i tre nigeriani hanno usato violenza verso le vittime affrontandole e minacciandole di percosse. Ricevute le indicazioni da parte delle vittime e le relative descrizioni, tutte le volanti hanno ricercato i tre che poco dopo son stato individuati nei pressi del chiosco “Il Capolinea”. Li hanno bloccati e arrestati. I tre nigeriani hanno reagito e ne è nata una colluttazione nel corso della quale due poliziotti hanno riportato lievi lesioni. Secondo le indicazioni del pm di turno Giangiacomo Pilia, sono stati portati nel carcere di Cagliari-Uta a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Trattandosi di soggetti che hanno avanzato richiesta di protezione internazionale, in ragione della loro manifestata pericolosità, la Questura provvederà a richiedere il nulla-osta all’espulsione all’atto della loro scarcerazione.

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