“Autopsia sul ladro inguaia il tabaccaio di Ivrea”, ma è una bufala. La sinistra già esultava

11 Giu 2019 19:16 - di Davide Ventola

Avvertite i compagni che, in queste ore, hanno vomitato insulti contro il tabaccaio “assassino” di Ivrea. L’autopsia non ha dimostrato un bel niente. Avvertiteli e consigliate loro una bella cura di fosforo. Hanno tutti improvvisamente perso la memoria.

L’indagato è un italiano incensurato, la sinistra non è più garantista

Ricordate la sinistra garantista coi terroristi, con gli stupratori, coi compagni di partito corrotti? Quella sinistra che gridava: “Restiamo umani?”. Quella sinistra che ha fiducia nella giustizia che scarcera i delinquenti poche ore dopo il delitto? Quella sinistra lì, quando si tratta di ragionare su un caso di legittima difesa, diventa improvvisamente forcaiola. Emette la sua sentenza. Pur di dare addosso agli italiani per bene.

È successo con il tabaccaio della provincia di Ivrea. L’autopsia, fino a qualche ora fa, avrebbe “provato” che il ladro moldavo è stato colpito alle spalle, che il colpo sarebbe stato sparato dall’alto verso il basso. Per ora, tutto questo, è una bufala pazzesca. Lo ha spiegato chiaramente il procuratore capo di Ivrea. «L’autopsia eseguita questa mattina ha accertato che vi è stato un unico colpo trapassante che ha colpito al cuore nella lato destro, un foro di entrata e uno di uscita, non possiamo ancora stabilire qual è quello di entrata e quello di uscita». Così il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, intervistato dal Tgr Piemonte sull’esame autoptico eseguito sul cadavere del 24enne moldavo.

L’autopsia non “incastra” il tabaccaio

Il ladro è stato colpito da un colpo di pistola durante un furto in una tabaccheria di Pavone Canavese. L’esito dell’autopsia, ha precisato poi Ferrando «dovrà essere confrontato con i risultati della perizia balistica e con gli accertamenti degli impatto dei proiettili sul suolo o nel locale».

“Colpito alle spalle? Non c’è alcuna prova”

Il procuratore ha poi ricordato «che non sono stati rinvenuti proiettili mentre nel revolver sono stati ritrovati sette bossoli». Quanto al fatto che il colpo sia stato sparato da vicino o da lontano, Ferrando ha precisato: «Non si può dire con certezza comunque quello che ha detto il medico legale è che avendo colpito il cuore nel lato destro è possibile che la persona non sia crollata sul posto anche se il colpo è stato mortale ma abbia fatto ancora alcuni passi e quindi che si sia portata verso il marciapiede». Detto più esplicitamente: chi finora ha vomitato insulti contro il negoziante di Ivrea dovrà rimangiarseli. Buon appetito.

Commenti

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  • Graziella mariani 12 Giugno 2019

    Voi la « sinistra » non la conoscete proprio, e non sapete cosa sia il garantismo, né l’obiettività. Probabilmente il tabaccaio non sarà colpevole, ma questo non vuol dire che si può uccidere chiunque qualunque cosa faccia. Un furto non é un assassinio, nemmeno lo giustifica. Ma cosa c’entra la sinistra con le chiacchere della gente? Se la polizia indaga avrà i suoi sacrosanti motivi.