Allarme salute a Roma, col caldo i rifiuti creano liquami nocivi: ecco come proteggersi

24 Giu 2019 15:18 - di Redazione

Roma è diventata una giungla in cui cassonetti stracolmi di rifiuti e montagne di sacchetti che invadono i marciapiedi, attirano uccelli e roditori, quando non cinghiali allo stato brado. «Le immagini che arrivano da numerosi quartieri della capitale mostrano una situazione di preallarme spazzatura, che l’Ordine dei medici sta seguendo con attenzione. Complice il caldo e la mancata raccolta per più giorni, infatti, si sono formati dei liquami: questi e il forte odore emanato dai cumuli sono spia della vitalità dei batteri, motivo per cui consigliamo ai cittadini di proteggersi con dei guanti di gomma prima di toccare i cassonetti per buttare la spazzatura». Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è il presidente dell’Ordine dei medici (Omceo) di Roma, Antonio Magi, che avverte: «Siamo in una situazione di preallarme».

Cassonetti stracolmi attirano uccelli e topi e creano liquami nocivi

«Mi rendo conto che i cassonetti sono sporchi – continua il medico – ma il mio suggerimento è di cercare comunque di non lasciare i sacchetti in terra, alla mercé di roditori e gabbiani. È bene cercare sempre di inserirli nei cassonetti; mi rendo conto di chiedere molto ai cittadini, ma il suggerimento è di cercare contenitori ancora non ricolmi: gli accumuli di immondizia sui marciapiedi finisco infatti per attirare gli animali, come già si è visto in alcuni quartieri come la Magliana, dove i roditori sono entrati nei negozi in cerca di cibo. Altro suggerimento, adottare il doppio sacchetto, per evitare che si rompa e che i resti finiscano per attirare animali e uccelli. È bene poi evitare di passare davanti a questi cumuli di rifiuti con i bimbi, che rischiano di scivolare o di toccare qualcosa. Quanto all’invasione dei gabbiani, che ormai hanno trovato casa nella Capitale, Magi spiega: «Basterebbe raccogliere la spazzatura e pulire le strade per tenerli lontani: ormai questi uccelli sanno che qui troveranno del cibo». Ma l’emergenza rifiuti, oltre al disagio, presenta anche dei rischi per la salute dei romani? «Siamo in una situazione di preallarme – ribadisce Magi –. Come Ordine vigileremo, come già facemmo nel gennaio scorso. Attualmente il caldo peggiora la situazione, che è sotto gli occhi di tutti. Stiamo monitorando il problema in vari quartieri e, nel caso, interverremo, come è nostro compito».

L’allarme salute dei medici: ecco come proteggerci

Quanto alla proposta di realizzare dei Tmb – (per il trattamento meccanico-biologico: nella gestione dei rifiuti il trattamento meccanico-biologico (TMB) è una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati, e/o residuali dopo la raccolta differenziata, che sfrutta l’abbinamento di processi meccanici a processi biologici quali la digestione anaerobica e il compostaggio) – in alcune zone a ridosso delle abitazioni civili, «come alla Bufalotta, noi – dice il presidente dell’Ordine dei medici di Roma – suggeriamo di evitare che queste strutture siano troppo vicine alle zone residenziali. È importante poi che vengano costruite con criteri moderni – raccomanda –. Infine, data la periodica emergenza, mi domando se non sia l’ora di pensare a un termovalorizzatore anche per Roma, in grado di trasformare quello che è stato in questi anni un problema in una risorsa». Ma dal Campidoglio, tutto tace…

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