Viaggio nel campo rom: la metà dei nomadi incassa il reddito di cittadinanza

25 Mag 2019 10:47 - di Fortunata Cerri

Con il buio tra le baracche si sciolgono le reticenze. Marzio G. Mian,  giornalista del Giornale, in un lungo reportage descrive la vita all’interno di un campo rom nella Capitale. Racconta Mian che già nelle prime ore, durante la lunga trattativa per essere accettato, il “zingar grande”, il capo romeno, gli ha detto di fare attenzione a «quelli là, i bosniaci». Li chiama «nomadi», con disprezzo, anche se stanno nel campo da dieci anni: «Sono sporchi, hanno le infezioni. Di notte sniffano per fare le rapine, vanno nel bosco a nascondere roba».

Campo rom, tra soldi facili e reddito di cittadinanza

I rom raccontano a Mian di come tutto sia cambiato con il presidio h24 della polizia municipale che ha posto un checkpoint all’ingresso e controlla i documenti e fa aprire i cofani. Protestano e vorrebbero meno controlli. «La situazione sta esplodendo, non ci fanno più entrare le cose che raccogliamo nella gunnaie, la spazzatura, non sappiamo più dove portare il ferro. Ovvio che poi aumentano le rapine e i furti, qui il 90 per cento di noi è fuorilegge. Non possiamo vivere in questo lager, ma nemmeno vicino agli italiani, e non possiamo tornare in Romania o in Bosnia», ha detto Narad al Giornale (ogni tanto fa l’interprete nelle questure del Lazio). L’uomo, si legge nel reportage, spiega che oltre la metà dei nuclei del campo ha già ottenuto o otterrà il reddito di cittadinanza (dato confermato dal Caf) e che alcuni ne hanno diritto anche se guadagnano migliaia di euro al mese. Nicola, riporta ancora il Giornale, ha 30 anni e 15 figli, e partita Iva, possiede due furgoni e confessa di ricavare circa ottomila euro al mese dalla raccolta e commercio del ferro, ma non fattura e non dichiara per mantenere l’Isee a zero e non perdere i vantaggi sociali, infatti tra bonus bebè, le maternità della moglie, il reddito di cittadinanza (e prima quello d’inclusione) incassa quasi 15mila euro l’anno, oltre l’esenzione ticket per i nullatenenti e il trasporto scolastico gratuito.

 

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