Una cattedra per il prof. Lucano. Ma a Papa Ratzinger La Sapienza disse no

11 Mag 2019 14:54 - di Francesco Storace

Sale in cattedra il prof. Mimmo Lucano. Lo ospita La Sapienza. Lo stesso ateneo di Roma che nego’ l’ingresso a Papa Ratzinger. Complimenti, applausi. Ma un po’ di vergogna la provate, signori dell’Accademia?
Per carità, Forza nuova esagera nel voler impedire l’ingresso al discusso reuccio di Riace, non più sindaco del paese per decisione della giustizia e per i reati che gli imputano. Ma come si fa a non provare indignazione per le lezioni impartite da chi è sotto processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina? Bel segnale che si manda alla nostra gioventù, legalità cercasi…

La Sapienza e l’onore…

Poi, ci aggiungi il comunicato del prof. Gaetano Lettieri, che a nome del Dipartimento di Storia dell’Università di Roma, esprime persino “onore” per l’invito rivolto al compagno Lucano. Lo hanno chiamato per una conferenza – dicono – a “carattere rigorosamente scientifico”. E in effetti gli inquirenti sono convinti che Lucano abbia scientificamente violato le norme sull’immigrazione, provocando sostanzialmente un vero e proprio percorso di sostituzione etnica. Anche con truffa e falso, dice un’altra inchiesta a carico dell’ex sindaco…

Pure Morucci e Schettino

Quanto pare lontano quel 2007 in cui la discussione su un invito un po’ più importante alla Sapienza riguardo una delle più grandi personalità del mondo come Papa Ratzinger. Allora nessuno si scomodo per l’onore ricevuto dal Santo Padre che aveva accettato la richiesta di parlare all’inaugurazione dell’Anno accademico. No, anzi, fu messo alla porta. Mimmo Lucano in cattedra, invece.
Del resto, nello stesso luogo furono ritenuti degni di rivolgere i loro pensieri agli studenti insigni cattedratici come il brigatista rosso Valerio Morucci e persino Francesco Schettino. Tema? “La gestione del panico”, e in fondo ce lo meritiamo pure se veniamo criticati per lo stato delle nostre università.
La vergogna è tutta qui, ma La Sapienza si vanta, “con onore”, di accogliere chi non dovrebbe avere alcun titolo ad impartire lezioni alla nostra gioventù. A scuola – di legge – ci vada piuttosto Mimmo Lucano.

Commenti

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  • Luca Botti 12 Maggio 2019

    Purtroppo NESSUNO di coloro che hanno commentato questo episodio (l’esclusione di Ratzinger dall’inaugurazione dell’anno accademico di Fisica a La Sapienza) ci ha capito una beneamata MAZZA di quello che disse, o per meglio dire RIPORTO’ Ratzinger in quell’occasione, in quanto sono ignoranti come delle capre tibetane. Il nome chiave PAUL FEYERABEND, epistemologo austriaco ANARCHICO, nel senso che ha fatto a PEZZI il METODO SCIENTIFICO. Uno dei suoi cavalli di battaglia è stata la dissertazione su GALILEO. In poche parole, lui asserisce che ai tempi, il Cardinal Bellarmino EBBE RAGIONE a condannare Galileo, perché secondo la cultura dell’epoca. quelle affermazioni non trovavano riscontri inoppugnabili, ma le troveranno solamente con le scoperte di Newton. In poche parole quelle di Galileo ai tempi non erano affermazioni scientifiche, bensì UN ATTO DI FEDE nonchè un ATTO DI PROPAGANDA resi possibili attraverso il suo ELOQUIO. Ebbene, Ratzinger, in quell’occasione non fece altro se non CITARE PAROLA PER PAROLA quanto affermato da Feyerabend, mentre la vulgata popolare volle che RATZINGER ERA CONTRO GALILEO…apriti cielo, i beoti scientisti decisero di ritirare l’invito a Ratzinger. Lo devo ringraziare perché grazie a quella sua citazione venni a conoscenza per vie traverse (ascoltando Buttiglione a Porta a Porta parlare di questo argomento), se da quel momento approfondendo l’argomento, Feyerabend è diventato un mio idolo. Assolutamente un MUST READ una delle menti più lucide del secolo scorso. Per certi versi un EROE Oggi sarebbe utilissimo per contrastare lo scientismo dilagante.

  • Luisa 12 Maggio 2019

    Ma in che mondo viviamo? La sola cosa che mi conforta è di aver già passato i 60 anni e di non vivere abbastanza per vedere gli orrori che presto si abbatteranno sull’Europa distrutta da politici ipocriti e prezzolati. Amen.