Taranto, altri quattro fermi per l’anziano pestato dai bulli. Sono tutti minori

19 Mag 2019 17:50 - di Giorgia Castelli

Altri quattro ragazzi, tutti minorenni, sono indagati nell’ambito dell’inchiesta sui maltrattamenti ai danni dell’anziano pensionato di Manduria, Cosimo Antonio Stano morto il 23 aprile scorso nell’ospedale “Giannuzzi” della cittadina messapica. Le accuse nei loro confronti sono praticamente le stesse degli altri 14 giovanissimi già coinvolti, che devono rispondere di tortura, sequestro di persona, violazione di domicilio e danneggiamento, tutti reati aggravati. Gli indagati ora sono in tutto diciotto. Otto sono stati arrestati: di loro due maggiorenni sono detenuti in carcere e sei minorenni in una struttura dedicata. Nei prossimi giorni, a partire da domani fino a mercoledì, i quattro nuovi indagati, che hanno tra i 15 e i 17 anni, verranno ascoltati dal sostituto procuratore del Tribunale dei Minorenni Pina Montanaro.

Anziano pestato dai bulli, l’inchiesta

Secondo quanto si apprende la loro iscrizione nel registro degli indagati sarebbe avvenuta grazie alle chat dei social nei quali venivano diffusi i video delle vessazioni e delle persecuzioni ai danni dell’anziano pensionato con relativi commenti di autoesaltazione, ma anche agli interrogatori e alle audizioni delle persone già indagate o coinvolte. Stano, che viveva da solo e soffriva di alcune patologie, si sarebbe lasciato andare e non si sarebbe curato (avrebbe smesso ad esempio di alimentarsi) proprio per l’assedio a cui la banda di bulli lo avrebbe sottoposto. Sul suo corpo sono state trovate ferite riconducibili alle aggressioni. A carico dei ragazzi coinvolti e arrestati pende anche la possibile contestazione di omicidio preterintenzionale che dipende dall’esito degli accertamenti medico-legali. Questi ultimi dovranno stabilire l’eventuale nesso di causalità (o di concausa) tra le aggressioni e la morte di Stano.

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