Spread: la rivalità Salvini-Di Maio comincia a diventare un gioco pericoloso, sulla nostra pelle
Speriamo davvero che la campagna elettorale si faccia meno cruenta perché la quotidiana, furibonda lite tra Salvini e Di Maio sta togliendo credibilità al Paese producendo danni seri. Ogni occasione è buona per fare propaganda. Ma sarebbe meglio lasciare stare certi argomenti come lo spread.Invece è proprio quello che è accaduto oggi Tutto è cominciato quando Salvini ha “candidamente” affermato: «Sforare il 3% deficit/Pil? È una cosa che si deve fare, non che si può fare». Così il ministro dell’Interno durante la registrazione di Porta a Porta. «Il limite del 3% è l’ultima delle mie preoccupazioni».
Dopo le affermazioni di Salvini lo spread è aumentato sforando i 280 punti base. Il buon senso avrebbe a questo punto consigliato di lasciar correre. Invece Di Maio non s’è fatto sfuggire l’occasione e c’ha messo il carico da 11: «Mi sembra abbastanza irresponsabile far aumentare lo spread in quel modo, come sta accadendo in queste ore, parlando di sforamento del rapporto debito/Pil, che è ancora più preoccupante dell sforamento del rapporto deficit/Pil».
Tutto è degenerato con il caso Siri. Di Maio ha speculuato indegnamente sui guai del sottosegretario leghista, ma la risposta di Salvini non è stata lucidissima.
«Entro lunedì Salvini e Di Maio si dovranno vedere»: Giorgetti prova a fare il pompiere. Ma l’incendio è andato perecchio avanti. Palazzo Chigi sta vivendo giorni da Notre Dame. Con la differenza, però, che lì è durato 48 ore, Qui invece va avanti da settimane. E non sappiamo cosa resterà di Palazzo Chigi (e dell’Italia) il 26 di maggio.