Sequestrata a Lampedusa la Mare Jonio: ha favorito l’immigrazione clandestina

10 Mag 2019 12:33 - di Stefania Campitelli

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: è questa l’accusa per la Mare Jonio, l’imbarcazione della Ong Mediterranea, verrà messa sotto sequestro al porto di Lampedusa. Lo fanno sapere fonti del Viminale riferendo che la Guardia di Finanza sta procedendo a un “sequestro di iniziativa”‘ della nave che, con a bordo 30 immigrati soccorsi su un barcone in avaria nelle acque libiche, ha attraccato al porto di Lampedusa. «È il motivo per cui – spiegano le stesse fonti del ministero dell’Interno – la nave è a Lampedusa. Le Fiamme Gialle erano salite a bordo rilevando alcune irregolarità». Sarebbe stata proprio questa la ragione per la quale alla Mare Jonio sarebbe stato concesso l’attracco al porto siciliano, il cui equipaggio ora potrebbe essere accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
All’alba, quando la nave è entrata in acque italiane, è stata raggiunta da due motovedette della Guardia di Finanza di Lampedusa per un “controllo di polizia”, la formula utilizzata secondo l’ultima direttiva emessa dal Viminale a tutte le forze dell’ordine, della Marina e della Guardia costiera per fermare le navi con a bordo migranti che, in quanto tali, sono considerate dal ministero dell’Interno una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica. Dunque un motivo per proibire loro l’accesso alle acque territoriali italiane.

La Mare Jonio, prima lo sbarco poi il sequestro

Matteo Salvini conferma la sua posiziome: «La nave Jonio non entrerà a Lampedusa da nave libera. Non voglio portare via il lavoro ai magistrati, io faccio il ministro dell’Interno e garantisco la sicurezza ai cittadini. Mi risulta che a bordo ci siano stati gli uomini della Finanza e abbiamo fatto i rilievi del caso; tutto questo è stato sottoposto all’autorità giudiziaria. Aspetto la soluzione positiva di questa vicenda». La Procura di Agrigento, infatti, aprirà nelle prossime ore un fascicolo per il sequestro della nave operato dalle Fiamme Gialle a Lampedusa. L’indagine verrà formalizzata non appena la Guardia di Finanza trasmetterà gli atti ai magistrati. Successivamente la procura valuterà la convalida del sequestro all’esito della lettura degli atti.

Con un tweet arriva immancabile la replica dell’Organizzazione non governativa guidata da Luca Casarini. «Viminale annuncia sequestro? Curioso che lo faccia via stampa prima che a noi. Nessuna notifica. Nessuna irregolarità riscontrata. Sequestro è atto per tentare di fermarci – si legge in un twwt dell’Ong Mediterranea  – ma importante per noi è che le persone siano salve. Unico crimine è far morire la gente in mare o in Libia».

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