Sea Watch, i porti restano chiusi. Concesso lo sbarco solo a 7 bambini e a un malato

17 Mag 2019 19:30 - di Redazione

E’ stato autorizzato lo sbarco, dalla nave Sea Watch 3, di sette bambini con i relativi genitori presenti a bordo (sette madri e tre padri) e di un uomo con gravi problemi di salute. Lo fanno sapere fonti del Viminale. Pochi minuti fa, in un tweet, Sea Watch Italy aveva comunicato che “le autorità italiane ci hanno dato la disponibilità a fare sbarcare le famiglie presenti a bordo: bambini, madri, padri e una donna ferita. Il trasbordo sulla motovedetta della guardia costiera è in corso”. Ma è confermata la linea dura del Viminale sulla Sea Watch3, la nave con a bordo 65 clandestini. Da quanto si apprende da fonti del ministero dell’Interno “la nave sta rispettando la diffida della Guardia di Finanza e ha ricevuto indicazioni di fare rotta verso la Tunisia”. Lo stesso ministro Matteo Salvini è stato molto esplicito al riguardo: “La nave della Seawatch vuole arrivare in Italia? La risposta è no, no, no e non c’è presidente del Consiglio che tenga e non c’è ministro 5 stelle che tenga”, ha detto Matteo Salvini in diretta Fb, aggiungendo: “Anche in queste ore c’è una ennesima nave che  vuole avvicinarsi: no, nisba, chiuso. Lo abbiamo già detto a chi di dovere”. Poche ore fa era arrivata al limite delle acque territoriali la nave Sea Watch 3. L’imbarcazione, diretta verso Lampedusa, è stata diffidata dalla Guardia di finanza e dalla Capitaneria di porto, che hanno raggiunto la nave, di fare ingresso nelle acque territoriali. La nave, come apprende l’Adnkronos, da alcune ore pendola, facendo zig zag in attesa di ulteriori sviluppi. Proprio ieri il ministro dell’Interno Salvini ha firmato la direttiva che vieta alla Sea Watch l’ingresso in acque italiane. A Lampedusa sono, peraltro, presenti i pm della procura di Agrigento che oggi interrogheranno il comandante e il capo missione della Mare Jonio, che è sotto sequestro dopo lo sbarco dei giorni scorsi. Sui migranti “il mio governo ha una politica molto più articolata di quella che viene riassunta dai giornalisti. Abbiamo dieci obiettivi e non è quindi solo un problema di porto o non porto. Lo dico sempre anche se alla fine la concentrazione è sempre sulla solita nave. Ci sono state situazioni di emergenza e le abbiamo sempre risolte egregiamente, adesso mi aggiornerò anche sulla ultima e seguiremo anche questa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine della sua visita alla Cittadella della pace di Rondine (Arezzo), rispondendo ai giornalisti sul caso della nave Sea Watch. “Sia chiaro però a tutti che noi riusciamo, e siamo sicuri di poter perseguire una politica in campo migratorio che contrasta i traffici, e contrasta le criminalità organizzate – ha aggiunto Conte – Riteniamo di poterlo fare, e lo abbiamo fatto, rispettando i diritti fondamentali delle persone. Non abbiamo mai consentito che morisse nessuno per nostra iniziativa, anzi”. La Procura di Agrigento, a quanto apprende l’Adnkronos, apre un fascicolo sulla nave Sea watch. Attualmente l’inchiesta è contro ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, come si fa sempre in caso di sbarco. Intanto tra poco arriveranno al porto le 18 persone sbarcate dalla nave, tra cui 7 bambini con i genitori e un uomo gravemente malato.

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