Scioperi, esultano i sindacati (contro l’Europa), cancellati metà dei voli Alitalia

21 Mag 2019 17:51 - di Redazione
Aerei Alitalia fermi all'aeroporto di Fiumicino per uno sciopero del personale viaggiante

Per i sindacati c’è stata un’adesione dell’85 per cento ma, quel che è certo, è che Alitalia ha dovuto cancellare la metà dei suoi voli, sia nazionali che internazionali, previsti per oggi, oltre ad alcuni collegamenti nella serata del 20 e nella prima mattina di mercoledì 22 maggio per lo sciopero del trasporto aereo di 24 ore indetto dalle sigle sindacali.
L’Alitalia ha, tuttavia, attivato un piano straordinario per limitare i disagi ai propri passeggeri utilizzando aerei più capienti sulle rotte domestiche e internazionali, con l’obiettivo di riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata:.
Alla fine il 60 per cento dei passeggeri della compagnia di bandiera dovrebbe riuscire a viaggiare nella stessa giornata di oggi.

I sindacati, intanto, hanno ribadito le ragioni della protesta: «a situazione occupazionale in tutto il settore è grave. Non parliamo solamente della più nota vertenza Alitalia, ma anche delle tante situazioni di aziende che stanno vivendo grosse difficoltà a causa della competizione senza regole. Ancora una volta si sta dimostrando che il recepimento sic et simpliciter delle direttive europee, senza armonizzarle tenendo conto delle peculiarità del Paese, sta determinando danni incalcolabili che possono essere rimediati solo attraverso il sollecito intervento del legislatore».

«Ulteriori problemi – aggiungono le organizzazioni sindacali – sono il mancato rinnovo del contratto, che è fondamentale per dare regole comuni al settore, nonché il finanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo, che deve diventare strutturale, data la situazione».

«Quella di oggi è la seconda azione di sciopero, dopo la protesta del 25 marzo scorso. A breve – avvertono i sindacati – comunicheremo una nuova iniziativa di lotta che verrà inquadrata nel contesto più ampio di uno sciopero di tutti i trasporti. Infatti non è in crisi solo il trasporto aereo ma il 23 maggio scioperano i portuali, inoltre non si ha certezza dei finanziamenti del trasporto pubblico locale e potremmo continuare con un lungo elenco».

A Genova già si annunciano problemi per dopodomani quando, ad incrociare le braccia, saranno i camalli liguri che minacciano di approfittare dello sciopero per scendere in piazza contro il comizio, previsto da tempo nella stessa giornata da CasaPound, per la chiusura della campagna elettorale.

«Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti hanno come valore fondante l’antifascismo – strillano le sigle sindacali – per cui è doveroso essere presenti per manifestare il proprio dissenso». Un invito neanche troppo velato ai camalli liguri ad alzare le mani. In nome della democrazia, naturalmente.

 

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