Salvini categorico: «Chiuderò i campi Rom, i centri sociali e i negozi che vendono cannabis»

8 Mag 2019 18:13 - di Lucio Meo

Il primo pensiero è per i nomadi e per gli anarchici, a loro va la promessa del ministro. Tutti da chiudere: «Campi Rom e centri sociali, stessa
utilità sociale per gli italiani: ZERO. Stiamo lavorando per sgomberarli uno per uno», scrive su Twitter il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini. Poi il ragionamento si sposta sugli spacciatori e sui consumatori di sostanze stupefacenti. «La droga, soprattutto per quanto riguarda i minori, è un’emergenza nazionale devastante», dice al termine dell’incontro al Viminale con le comunità terapeutiche operanti nel settore delle tossicodipendenze, insieme con il ministro per la Famiglia e le disabilità, Lorenzo Fontana. «Da domani stesso – ha annunciato – darò indicazione a tutti i responsabili della pubblica sicurezza delle forze dell’ordine di andare a controllare uno per uno con l’obiettivo di chiuderli tutti i presunti negozi turistici di cannabis, che per quanto mi riguarda vanno sigillati perché sono un incentivo all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ce ne sono più di mille al di fuori di ogni regola e di ogni controllo». «Identico approccio avrò per tutte le iniziative di feste della cannabis in giro per l’Italia – ha aggiunto – l’ultimo scempio è avvenuto nella mia Milano, so che ci sono iniziative in programma a Pisa e a Torino. Chiederò che siano vietate tutte. Lo Stato spacciatore non è lo Stato di cui faccio il ministro».

Una legge in preparazione

«Sulla proposta di legge della Lega, su cui c’è discussione anche nell’ambito delle comunità, vorrei dire che noi non vogliamo punire i consumatori. Mi interessa la galera certa per gli spacciatori trovati in flagranza di reato. Se ti trovo con un quantitativo di droga che non è uso personale vai in carcere», ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine dell’incontro al Viminale con le comunità terapeutiche operanti nel settore delle tossicodipendenze insieme con il ministro per la Famiglia e le disabilità, Lorenzo Fontana. «Sono contento – ha aggiunto – che la maggior parte delle comunità che erano intorno al tavolo mi hanno chiesto un approccio rigoroso e rigido perché poi i danni li devono affrontare loro, con cervelli e fegati spappolati».

L’allarme della comunità

«Mi diceva la responsabile di una comunità che la fase educativa, cioè la spiegazione nelle scuole che la droga fa male, una volta si faceva nei licei e ora si fa alle elementari e alle medie perché ci sono ragazzini di 10 e 11 anni che iniziano a farsi», ha agiunto Salvini, al termine dell’incontro al Viminale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ben Frank 9 Maggio 2019

    Benissimo! Ma quando? stiamo ancora aspettando la tassa piatta (flat tax, per chi non parla italiano) per tutti, il rimpatrio di mezzo milione di clandestini, i mini-BOT, l’autonomia ecc. ecc. Continuiamo ad aspettare, intanto si promette di nuovo.

  • Silvia Toresi 9 Maggio 2019

    Iniziativa più che giusta!!!!!!

  • federico 9 Maggio 2019

    prima di chiudere i campi, dovrebbe pensare a dove sistemare i rom