“Salvatemi”. Di Maio china il capo e affida il suo destino alla “pagliacciata” Rousseau

29 Mag 2019 11:27 - di Federica Argento

Di Maio si consegna. Si affida alla “pagliacciata” della piattaforma Rousseau. Saranno gli iscritti a decidere se dovrà lasciare o meno il ruolo di capo politico dopo la disfatta elettorale. Di Maio dice di non voler scappare, di averci sempre messo la faccia, e «se c’è qualcosa da cambiare nel Movimento lo faremo. Se ci sono strutture o luoghi decisionali da creare: lo faremo. Prima di ogni altra decisione, oggi però ho anche io il diritto di sapere cosa ne pensate voi del mio operato. Voglio sentire la voce dei cittadini che mi hanno eletto capo politico qualche anno fa. Quindi a voi la parola. Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato».

Ma chi verificherà i risultati?

Eh no, questo  è un  modo assai bizzarro di prendersi le proprie responsabilità. Chiede di mettere al voto degli iscritti su Rousseau, senza che ovviamente nessuno possa verificare la correttezza della procedura. Non solo, Di Maio dovrebbe sentire il peso della sua responsabilità di fronte a tutti gli italiani: se il suo metodo ha un senso, allora dovrebbe  chiedere ai lavoratori e agli imprenditori cosa ne pensano del suo duplice incarico di ministro del lavoro e dello sviluppo economico.

Ma Di Maio sul Blog delle Stelle decide diversamente. «Sarà tutto il Movimento 5 Stelle a scegliere. Se il Movimento rinnoverà la fiducia in me -aggiunge- allora ci metteremo al lavoro per cambiare tante cose che non vanno. Io personalmente con ancora più impegno e dedizione. La domanda a cui rispondere è: confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle? Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20 di domani 30 maggio».

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