Salone di Torino, Facci umilia Vauro: «I fascisti non devono esserci ma i Brigatisti rossi sì, perché?»

8 Mag 2019 14:25 - di Redazione

Continuano le polemiche e le defezioni al Salone del Libro di Torino per la presenza di case editrici non gradite a sinistra, a partire da Altaforte, vicina a Casapound. Sul tema, a Quarta Repubblica, è andato in onda un vivace battibecco tra la penna di Libero Filippo Facci e il vignettista Vauro Senesi.

Il satiro del Fatto Quotidiano ha definita scandalosa la partecipazione dei “fascisti” al salone, considerando che a suo avviso chi sostiene il Duce commette un reato di apologia. Il tutto condito da improperi soliti contro chiunque, Piero Sansonetti compreso, non la pensasse come lui. Filippo Facci gli ha ricordato che i reati li valuta la magistratura, non certo i suoi amici intellettualoidi, facendogli poi presente che nel corso degli anni al salone del libro sono stati presenti come autori ex br e terroristi rossi, da Adriana Faranda e Renato Curcio… E nessuno si indignava…

 

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