Raimo porta al Miur fiori rossi per la prof sospesa. Salvini: vorrei incontrare lei e i suoi alunni

17 Mag 2019 18:33 - di Redazione

Fiori rossi e ‘Bella ciao’ questa mattina sotto il Miur per protestare a favore della prof di Palermo sospesa con l’accusa di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni che, in una videoproiezione, hanno accostato le leggi razziali al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Tra i promotori dell’iniziativa Christian Raimo che su Facebook scrive: “Stamattina eravamo una sessantina, insegnanti e ex insegnanti in molti, ex studenti tutti, arrivati alla spicciolata, con dei fiori rossi davanti al ministero dell’istruzione. Ci hanno fatto allontanare dopo mezz’ora. L’episodio della sanzione all’insegnante palermitana non può assolutamente diventare un precedente. Ci deve essere uno sciopero generale della scuola”.

Il ministro e vicepremier Matteo Salvini si è intanto detto disposto a incontrare la professoressa e i suoi studenti: ”Giovedì prossimo sarò a Palermo a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci. Sono sicuro, e ne sarei felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, che mi auguro possa tornare quanto prima al suo lavoro a scuola, e gli studenti di quella scuola per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista”.

Non è contento Raimo, che non vede l’ora di organizzare un’altra piazzata come quella sollevata al salone del libro di Torino: “La sua elemosina politica – commenta – è l’ennesima polpetta avvelenata. Per protestare contro quello che è avvenuto c’è solo da proclamare uno sciopero generale”.

Anche a Palermo si è svolto un sit-in di solidarietà davanti all’istituto della prof sospesa, l’Iti Vittorio Emanuele III con striscioni con la scritta ‘La scuola è libera e i balconi pure’, ‘Un governo che demolisce l’istruzione libera la teme’. Docenti, studenti, rappresentanti sindacali e dell’Anpi e semplici cittadini hanno intonato cori, slogan e l’immancabile ‘Bella ciao’. I più rumorosi gli studenti che dopo il sit-in in Prefettura hanno raggiunto in corteo la scuola per ribadire: “No censura nelle scuole”, “Liberi di pensare con le nostre teste” e “Siamo tutti antifascisti”. Infine le senatrici a vita Liliana Segre e Elena Cattaneo hanno invitato la professoressa Dell’Aria al Senato, parlando della sua sospensione come di una ferita inferta alla democrazia.

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