“Più Turismo Italia”: Zucconi (FdI) presenta una legge per rilanciare il settore

1 Mag 2019 17:46 - di Antonio Pannullo

Il turismo in Italia vale ben 171 miliardi di euro, ossia l’11,8 del Pil. Una cifra importante, che per giunta è in continua crescita. Il settore contribuisce anche all’occupazione: sono circa 2,5 milioni gli addetti del comparto, che rappresentano quasi il 15 per cento degli occupati a livello nazionale. Come si vede, è uno di quei settori strategici che portano valuta estera nel nostro Paese: si parla di oltre 36 miliardi di euro l’anno, che stabilizzano l’Italia al quinto posto delle mète mondiali, sia come spesa sia come presenza, dopo Stati Uniti, Spagna, Francia e Thailandia. Un settore del genere non può essere lasciato alla buona volontà dei singoli imprenditori, peraltro vera spina dorsale dell’Italia, ma va sostenuto e a questo punto anche riformato. Per questo Fratelli d’Italia presenta una proposta di legge sul turismo elaborata dal primo firmatario della pdl onorevole Riccardo Zucconi col supporto del dipartimento Turismo di FdI. Zucconi, segretario d’aula, è compoente la commissione Attività produttive della Camera.

Onorevole Zucconi, può illustrare ai nostri lettori la proposta di legge sul turismo di Fratelli d’Italia?

 Non mi è mai piaciuto il termine del turismo definito “petrolio d’Italia: preferisco definirlo “tesoro d’Italia”, perché valorizzare il turismo significa contestualmente tutelare i beni che abbiamo e la loro conservazione, garantendo in questo modo anche l’alto livello occupazionale. Lavorando da sempre in questo settore, ho potuto constatare per anni i suoi gravi difetti, e cioè lo spreco di risorse, le asfissianti burocrazie, la intollerabile pressione fiscale sulle aziende operanti nel comparto, in presenza inoltre di un’autentica latitanza dello Stato in quanto a politiche di promozione e sostegno del turismo e di chi ci lavora.

È in questo spirito che è nata l’attuale proposta di legge?

Certo, è proprio da queste esperienze pluriennali che nasce questo progetto, che consiste in proposte normative atte a fornire alle aziende, agli imprenditori, ai lavoratori strumenti adatti per poter meglio lavorare, e nello stesso tempo a dotare lo Stato mezzi per poter promuovere al meglio il settore turistico.

Cosa troveremo nella proposta di legge?

Intanto un progetto di ricostituzione del ministero del Turismo autonomo, più agile, dotato di risorse proprie, e poi tutta una serie di provvedimenti di settore specifici. Ma tutto ciò, secondo la nostra proposta, deve passare prima di tutto per una Riforma costituzionale che, consentendo di recuperare una competenza concorrente fra Stato e Regioni in materia di turismo, permetta di attuare una vera a fattiva politica nazionale per il Turismo.

Ma cosa si prevede per il concreto rilancio del turismo in Italia?

Moltissime iniziative,a corto e a lungo respiro, come ad esempio l’istituzione di un fondo per il sostegno dell’offerta turistica, l’istituzione di una scuola nazionale di alta formazione turistica, finanziamenti per il miglioramento dell’offerta formativa degli istituti professionali di Stato del settore, semplificazione del rilascio dei visti di ingresso per turismo, razionalizzazione dell’attività degli uffici esteri di Enit, Ice e Camere di Commercio ai fini turistici, e moltissime altre iniziative concrete che si possono leggere nelle 44 pagine della nostra proposta denominata “Più Turismo Italia”.

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