Padova, narcotizza il figlio di 5 anni con i farmaci per ucciderlo, bloccata dai carabinieri

2 Mag 2019 18:25 - di Redazione
Carabinieri Padova

Aveva imbottito di benzodiazepine, farmaci utilizzati da moltissime persone per curare l’ansia e per favorire il sonno, il figlio di 5 anni con l’obiettivo di ucciderlo e, poi, suicidarsi. Ma la mamma di Padova che aveva progettato l’infanticidio è stata, fortunatamente intercettata dai carabinieri mentre era in auto con il bambino e bloccata prima che potesse mettere in atto il terribile piano omicida.
La vicenda è avvenuta a Padova la notte tra il 29 e 30 aprile scorsi, ma è stata resa nota solo ora dai carabinieri del capoluogo veneto.
Il bimbo salvato dall’intervento dei carabinieri è tuttora ricoverato in ospedale, ma, per fortuna, è fuori pericolo di vita.

L’allarme è scattato nella tarda serata del 29 aprile quando la donna si è allontanata da casa alla guida della propria autovettura, portando con se il figlio.
Poco dopo ha iniziato ad inviare ai familiari alcuni preoccupanti messaggi vocali con i quali annunciava l’intenzione di uccidere il bambino e di togliersi, poi, la vita.
I parenti, disperati per l’inquietante contenuto dei messaggi ricevuti, hanno allertato immediatamente i carabinieri che hanno iniziato una serie di verifiche e accertamenti per tentare di scongiurare l’imminente tragedia.

Le indagini avviate hanno consentito di rintracciare, un paio d’ore dopo, l’auto con alla guida la donna in evidente stato di alterazione psicofisica. Il bambino era steso sul sedile posteriore, avvolto da una coperta e privo di sensi.
Immediatamente veniva allertato il personale del Suem 118 che prestava soccorso al bimbo. Ma il piccolo rispondeva a stento agli stimoli. E i primi accertamenti medici confermavano che la madre gli aveva somministrato, poco prima, una massiccia dose di farmaco a base di benzodiazepine.

Al bimbo è stata diagnosticata, infatti, una «intossicazione da benzodiazepine in fase di accertamento», che ha reso necessario il suo ricovero presso l’ospedale pediatrico di Padova, dove tuttora si trova monitorato. Al momento le sue condizioni non destano preoccupazione.
La mamma è stata invece arrestata in flagranza di reato e ricoverata, come disposto dall’Autorità giudiziaria, presso una struttura psichiatrica.

 

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