Ossigeno all’editoria, vittoria di FdI. Mollicone: «Svolta nel decreto Crescita»

29 Mag 2019 15:41 - di Adriana De Conto

Una vittoria per Fratelli d’Italia. Qualcosa si muove per dare ossigeno alla stampa, alle imprese, soprattutto quelle più giovani, che vogliono fare pubblicità per promuovere i loro prodotti e servizi. E aiutare soprattutto i media, quotidiani e siti on line che ospiteranno queste pubblicità. Federico Mollicone, in commissione Cultura per Fratelli d’Italia, ha combattuto questa battaglia di libertà e di pluralismo in prima linea. Ed  ha anche presentato una proposta di legge (atto Camera 1809) per definire nel dettaglio le possibili norme di funzionamento di questo beneficio fiscale. Questo doppio beneficio – alle imprese e ai media- per essere posto in essere, rendeva necessario che lo Stato assicurasse un beneficio fiscale alle aziende decise a fare campagne pubblicitarie. Il governo non era affatto intenzionato a farlo.

Battaglia di Mollicone in Commissione cultura

Questo aiuto era stato introdotto nel 2017, sotto forma di credito d’imposta. Il grillino Vito Crimi che ha la delega all’editoria non era intenzionato a rifinanziarlo. Grazie a una lunga e serrata battaglia di FdI  in commissione  Cultura, il governo Conte promette di rinnovarlo e di renderlo stabile negli anni. Il sottosegretario  Crimi si è convinto ad assecondare la richiesta. Mollicone per FdI l’ha spuntata. Dopo un pressing costante, il credito d’imposta sarà introdotto nuovamente e sarà reso permanente attraverso un emendamento governativo al decreto Crescita. Hanno firmato e sostengono la proposta di legge di Mollicone i principali partiti di maggioranza e opposizione (inclusi i 5Stelle, incluso il Pd, con Luca Lotti).

Crimi ha ceduto

Una bella soddisfazione. «Consideriamo la risposta del sottosegretario Vito Crimi  una vittoria di Fratelli d’Italia, che ha condotto la battaglia per prima, e di tutto il Parlamento con tutte le forze politiche che hanno aderito», ha  dichiarato Mollicone,  capogruppo in commissione Cultura ed Editoria e responsabile del dipartimento Cultura di FdI.

“Con questa legge – spiega Mollicone – si chiede di stabilizzare il beneficio fiscale alle aziende, in quanto intervento a favore delle piccole e medie imprese e delle start up, di grande aiuto anche per il circuito radiotelevisivo. In tempi di crisi come questi rappresenta un sostegno importante, e non può essere solo annuale e contrattato. Siamo soddisfatti della risposta del sottosegretario che per la prima volta va incontro alle richieste dell’opposizione e del Parlamento. Ora stiamo già presentando il testo proposta di legge  come emendamenti al dl Crescita e auspichiamo, vista la disponibilità del governo, che tutte le forze di maggioranza lo sottoscrivano. E’ una bella notizia per le PMI e il circuito radiotelevisivo che avranno a disposizione 62 milioni di euro – forse anche di più- per i prossimi anni».  Il credito d’imposta, altro elemento importante, non andrebbe ad aiutare le grandi televisioni (che fanno già il pieno di spot). Beneficerebbero dell’aiuto fiscale le radio e le televisioni locali, la carta stampata, i siti.

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