Ora ci vuole la flat tax. Salvini promette ma Meloni replica: solo un governo sovranista può farla
Italia fuori dalla recessione ma con un rimbalzo di un paio di decimali. Il governo esulta, l’opposizione attacca e gli analisti parlano di “stagnazione”, davanti alla stima sul pil diffusa dall’Istat a +0,2%, la prima sotto segno positivo dopo due trimestri di contrazione.
Un dato incoraggiante rispetto al quale Matteo Salvini si affretta a dire che bisogna ora senza indugio passare alla flat tax per imprese e famiglie. Annunci che trovano dinanzi a sé il solito muro di gomma dei Cinquestelle, che sulla flat tax non hanno alcuna voglia di accelerare, anche per non mettere ulteriormente a rischio i conti di cui è custode il ministro Tria, il quale non ha usato toni trionfalistici ma molto cauti dinanzi ai dati sul pil dell’Istat.
Un attendismo, quello del M5S, che Giorgia Meloni commenta così: “L’anno scorso non era il momento. Adesso non è il momento. Mi sorge il vago dubbio che il M5S la flat tax non la voglia. Anche per questo serve al più presto un governo sovranista, compatto sui valori, amico dell’impresa. Basta tasse”.
E da Forza Italia Mara Carfagna punge il governo: ”Non far aumentare l’Iva e introdurre la flat tax: bello anzi stupendo, peccato che per farlo servano almeno 50 miliardi di euro. Soldi che non ci sono perché sono stati già bruciati per pagare le cambiali elettorali dei due partiti di governo. Se qualcuno ci dicesse qualcosa sulle coperture finanziarie sarebbe quindi meglio, perché in caso contrario stiamo parlando di pure fantasie”.