Nessuna bambina è morta sul gommone dei migranti: smentite le fake news dell’Ong di Casarini
Nessun ritardo nei soccorsi, nessun morto a bordo, come sostenuto dalle navi delle Ong impegnate nel Mediterraneo nella “ricerca” dei migranti, che avevano rivolto pesanti accuse sia alla Marina, per avere ritardato un intervento di soccorso vicino Lampedusa, sia ovviamente al ministro Salvini per la linea dei porti chiusi. La versione ufficiale, e credibile, è che questa mattina il Pattugliatore d’altura della Marina Militare Cigala Fulgosi, ha raggiunto un gommone in acque internazionali, a circa 90 miglia a sud di Lampedusa senza assolutamente ritardare i soccorsi. «L’unità della Marina, constatate le condizioni del natante con 100 persone a bordo, di cui solo una decina provvisti di salvagente individuale, motore spento, precarie condizioni di galleggiamento e considerate le condizioni meteorologiche in peggioramento, è intervenuta in soccorso delle persone che erano in imminente pericolo di vita», afferma proprio la nota della Marina Militare sottolineando che al termine del soccorso sono state recuperate le 100 persone, di cui 17 donne e 23 minori, per i quali è attualmente in atto la verifica delle condizioni di salute e il trasporto a Lampedusa. Non risulta alcuna persona deceduta a bordo, nessuna bambina di 5 anni, come aveva sostenuto la Ong Mediterranea di Luca Casarini. La Nave Cigala Fulgosi, unità della Marina Militare, è attualmente impegnata nell’Operazione Mare Sicuro, unitamente ad altre unità aeronavali della Difesa, al fine di proteggere gli interessi nazionali nel Mediterraneo centrale, conducendo attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all’attuale situazione di sicurezza presente in Libia.
Le accuse delle Ong
In un tweet, la ong Mediterranea Saving Humans aveva lanciato l’accusa: «Se confermata morte di bimba di 5 anni tra naufraghi, sappiamo chi poteva salvarla e non l’ha fatto». Parole che avevano fatto scattare la replica del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Sono infondate e diffamatorie le accuse contro i nostri uomini e donne della Marina – ha sottolineato Salvini -. Anche in questo caso, come sempre e rispettando legge e morale, hanno soccorso chiunque fosse a rischio”. “È incredibile che alcuni organi di stampa italiani diano credito a provocazioni e illazioni delle solite ong a cui finalmente abbiamo tagliato il business e che sono sotto inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – ha aggiunto -. Difendiamo l’onore della Marina. Per quanto di mia competenza ribadisco l’indisponibilità dei porti italiani per accogliere clandestini”.
In un altro tweet, poi, Mediterranea Saving Humans ha precisato: «Apprendiamo con gioia che non ci sarebbe nessuna vittima a seguito del distress che da ieri era segnalato e che rischiava di diventare l’ennesima strage. Siamo grati all’equipaggio e al comandante della nave della Marina militare P490 Cigala Fulgosi per aver operato il soccorso». Ma suo ritardi la Ong insiste: “Non comprendiamo perché si sia aspettato tanto, mettendo in grave pericolo queste persone. Chiediamo ora che vengano sbarcate in un porto sicuro, e protette. Vengono dall’inferno libico, hanno già patito abbastanza”.
Ma le Ong ci campano con le bugie?
Ecco qua un altro da espellere assieme ai clandestini, e pure di corsa!