Morto a Washington a 74 anni il collega Vittorio Zucconi, firma di “Repubblica”
E’ morto nella sua casa di Washington dopo una lunga malattia il giornalista Vittorio Zucconi, firma storica del quotidiano Repubblica. Aveva 74 anni. A darne notizia il sito del quotidiano. Scrittore e giornalista è stato corrispondente dagli Stati Uniti per Repubblica, direttore del sito dalla creazione fino al 2015 e di Radio Capital fino allo scorso anno. Nella sua carriera ha lavorato anche per Il Corriere della Sera e La Stampa, sempre come corrispondente, da Bruxelles, Washington, Mosca negli anni della Guerra Fredda. Di origine modenese, nato il 16 agosto 1944 a Bastiglia, dal 1985 viveva negli Stati Uniti dove si è spento all’età di 74 anni. Come ricorda Repubblica nell’articolo sulla morte di Zucconi, “Viveva il giornalismo, non lo interpretava. E infatti il Vittorio privato, quello dell’amicizia, era uguale al suo ruolo pubblico. A cena, in redazione, nei viaggi, negli incontri ogni vicenda, qualsiasi fatto, tutti gli avvenimenti grandi o piccoli di cui si parlava per lui prendevano automaticamente il format del racconto, come se fossero pronti per essere scritti, o addirittura come se fossero avvenuti per finire nella rete del suo giornalismo. Che li reinterpretava rendendoli simbolici, o almeno emblematici, comunque esemplari”. Il quotidiano romano ricorda anche che Zucconi ha lavorato con direttori come Scalfari, Ronchey, Fattori, Nutrizio e Di Bella, e che aveva lungamente viaggiato per lavoro in tutto il mondo, guardandolo con gli occhi da giornalista, fino alla sede definitiva di Washington, dove si era stabilito.