Morto a Washington a 74 anni il collega Vittorio Zucconi, firma di “Repubblica”

26 Mag 2019 11:42 - di Redazione

E’ morto nella sua casa di Washington dopo una lunga malattia il giornalista Vittorio Zucconi, firma storica del quotidiano Repubblica. Aveva 74 anni. A darne notizia il sito del quotidiano. Scrittore e giornalista è stato corrispondente dagli Stati Uniti per Repubblica, direttore del sito dalla creazione fino al 2015 e di Radio Capital fino allo scorso anno. Nella sua carriera ha lavorato anche per Il Corriere della Sera e La Stampa, sempre come corrispondente, da Bruxelles, Washington, Mosca negli anni della Guerra Fredda. Di origine modenese, nato il 16 agosto 1944 a Bastiglia, dal 1985 viveva negli Stati Uniti dove si è spento all’età di 74 anni. Come ricorda Repubblica nell’articolo sulla morte di Zucconi, “Viveva il giornalismo, non lo interpretava. E infatti il Vittorio privato, quello dell’amicizia, era uguale al suo ruolo pubblico. A cena, in redazione, nei viaggi, negli incontri ogni vicenda, qualsiasi fatto, tutti gli avvenimenti grandi o piccoli di cui si parlava per lui prendevano automaticamente il format del racconto, come se fossero pronti per essere scritti, o addirittura come se fossero avvenuti per finire nella rete del suo giornalismo. Che li reinterpretava rendendoli simbolici, o almeno emblematici, comunque esemplari”. Il quotidiano romano ricorda anche che Zucconi ha lavorato con direttori come Scalfari, Ronchey, Fattori, Nutrizio e Di Bella, e che aveva lungamente viaggiato per lavoro in tutto il mondo, guardandolo con gli occhi da giornalista, fino alla sede definitiva di Washington, dove si era stabilito.

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