Migranti, nuovo sbarco a Lampedusa: arrivano in 57. I vescovi africani: «Basta partenze sui barconi»
Nuovo sbarco di migranti all’alba sull’isola di Lampedusa. Sono arrivati in 56 uomini e 1 donna. Sono tutti partiti dalla Libia e provengono dal Marocco, Algeria, Siria, Libia, Gambia e Bangladesh. Il barcone è stato scortato al porto dell’isola delle Pelagie dalle imbarcazioni della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. I 57 migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola. L’imbarcazione, partita dalla Libia e arrivata a destinazione senza essere intercettata da nessuno, è probabilmente una delle quattro che era stata avvistata giovedì in una giornata di alta tensione nel Mediterraneo in cui tre gommoni con circa 280 persone a bordo sono state riportate indietro da motovedette della Marina libica. La quarta imbarcazione, invece, è approdata a Lampedusa. A bordo marocchini, algerini, senegalesi ma anche cittadini libici fuggiti dalla guerra. Sono ben nove, con 130 migranti, le imbarcazioni approdate in Italia nelle ultime 48 ore.
I vescovi africani: «Giovani, non partite»
Incessante in questi giorni è stato l’appello dei vescovi africani che guardano a queste partenze come una piaga. «Basta emigrazione irregolare, non credete a false promesse che portano allo schiavitù», invocano i religiosi. Lo leggiamo sul sito interris. «Una preghiera a Dio affinché i giovani africani siano “più consapevoli dei pericoli dell’emigrazione irregolare” e credano “in se stessi e nella loro capacità di avere successo in Africa”. I vescovi delle conferenze nazionali e interterritoriali dell’Africa occidentale si sono riuniti a Ouagadougou, in Burkina Faso, dal 14 al 20 maggio, per la Terza Assemblea Plenaria. Al termine dell’incontro hanno pubblicato un comunicato e un messaggio pastorale, in entrambi i documenti si fa riferimento alla piaga dell’emigrazione di massa, la quale priva l’Africa di forze giovani conducendole, spesso, verso viaggi insperati, sofferenze, morte.