Meloni: «Italiani stufi dell’asse M5S-Lega, lunedì si aprirà una nuova stagione per il centrodestra»
«Girando l’Italia in lungo e in largo ho solo sensazioni positive. Se succede vuol dire che si apre una nuova stagione nel centrodestra e che Fratelli d’Italia avrà la responsabilità di costruire una nuova gamba della coalizione che si possa alleare con la Lega per tornare al governo e porre fine a questa coabitazione innaturale tra Salvini e Di Maio». Giorgia Meloni, nella sua ultima intervista al “Messaggero“, prima del silenzio elettorale di oggi, attacca il governo giallo-verde, fa il punto della campagna elettorale e delinea i possibili scenari posto voto delle Europe.
«Un governo serio dovrebbe dire prima del voto dove trova i soldi per impedire che a gennaio aumenti l’IVA, una sciagura che costerebbe alle famiglie una stangata media di quasi mille euro. Poi vorrei sapere da Di Maio, sempre prima del voto di domenica quanti immigrati, rom e condannati prendono il reddito di cittadinanza grazie a M5S».
Alle osservazioni su una campagna elettorale che ha trascurato i temi del sud e della Capitale, la Meloni replica così: «Questa carenza però non riguarda Fratelli d’Italia che per il Sud ha un pacchetto di proposte concrete, a partire da un grande piano per le infrastrutture fino alla proposta di detassare le aziende del Nord che aprono nuove sedi al Sud. Purtroppo il M5S ha sedotto e abbandonato sia il Sud che Roma. Il Sud con il reddito di cittadinanza, un errore culturale perché si dà il messaggio che il Sud sia spacciato e abbia bisogno solo di sussidi, anziché di lavoro, infrastrutture, agricoltura, turismo. Un errore materiale perché in tanti stanno scoprendo che avranno zero o molto meno di quello che gli era stato promesso in campagna elettorale. Roma invece perché avevano promesso cambiamento ma siamo di fronte ad una città allo sbando, sporca, insicura, al collasso».
Inevitabili le frecciate alla Raggi, “l’avviso di sfratto le arriva arriva quotidianamente dai romani esasperati”, critiche al misterioso progetto sulle autonomie regionali che porta avanti il governo giallo-verde: «Continuiamo a vedere schermaglie su un testo che non esiste. Non è un mistero che noi avremmo preferito una riforma organica e non a macchia di leopardo e che siamo preoccupati su alcune voci importanti come scuola e sanità. Soprattutto avremmo voluto il presidenzialismo, come garanzia dell’unità nazionale. Ecco, io mi auguro di poter costruire presto un nuovo governo per trattare con Salvini una riforma che tenga insieme federalismo e presidenzialismo». Infine, le previsioni per lunedì: «Io penso e mi auguro che domenica gli italiani sapranno dare a Salvini questo segnale, forte e chiaro. Non si possono fare politiche di destra o di centrodestra con gente come i grillini che su molti temi, dall’economia all’immigrazione ai valori non negoziabili, sono più a sinistra del Pd. Come ha detto Giorgetti c’è una fetta maggioritaria dell’elettorato leghista e di centrodestra che non ne può più. Matteo dovrà prenderne atto».