«Mamme! Facciamogli la festa»: il 12 maggio FdI in piazza a sostegno della famiglia

10 Mag 2019 18:20 - di Redazione

Sostenere le mamme con un impegno concreto a sostegno della famiglia. Fratelli d’Italia sceglie di festeggiare la Festa della mamma fuori dai soliti schemi di maniera, organizzando una manifestazione di piazza per ribadire che le donne che hanno figli – o che vorrebbero averne, ma non sono nelle condizioni di farlo – devono trovare le istituzioni dalla loro parte. Sempre e a ogni livello. Per questo, nel giorno della ricorrenza, domenica 12 maggio, l’appuntamento è, alle 11, davanti Montecitorio con l’iniziativa: «Mamme! Facciamogli la festa. Circondiamo il Parlamento».

Sette proposte concrete per aiutare le mamme

«Ci vediamo domenica 12 maggio, a partire dalle ore 11, a Piazza Montecitorio. Circondiamo il Parlamento!», si legge sull’evento, lanciato su Facebook dalla pagina di Giorgia Meloni. «L’intera Europa vive una drammatica crisi demografica e se questa tendenza non sarà invertita il popolo europeo è destinato a estinguersi. È incredibile che la natalità non sia mai stata inserita tra le priorità della Ue», si legge nella presentazione, che è un vero e proprio programma politico, articolato in sette proposte concrete rivolte all’Europa e non solo: sostegno alla famiglia e alla natalità come principale voce di spesa del bilancio europeo; finanziare così con risorse ingenti l’introduzione del “reddito di maternità europeo” cioè un assegno mensile per ogni figlio a carico; incentivi all’assunzione di neomamme e donne in età fertile; asili nido gratuiti aperti fino a tardi anche l’estate; deducibilità del lavoro domestico; tutela delle lavoratrici autonome; latte artificiale gratuito.

Sostenere le mamme per sostenere la famiglia

Punti di un piano operativo che si inserisce in una cornice valoriale ben definita: «Sostenere la famiglia e la natalità – viene spiegato – vuol dire anche difendere la famiglia naturale, tutelare la vita fin dal concepimento, contrastare l’inaccettabile pratica dell’utero in affitto, che la burocrazia europea vorrebbe imporre a tutti gli Stati, contrasto all’ideologia gender».

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