L’Istat rivede le stime del Pil: -0,1. Mai così male dal 2013. FdI: “Ennesima bocciatura del governo”
L’Istat rivede al ribasso il dato del Pil per il primo trimestre del 2019 che è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% nei confronti del primo trimestre del 2018. La stima diffusa lo scorso 30 aprile vedeva una crescita congiunturale pari a +0,2% e quella tendenziale a +0,1%.
La variazione acquisita per il 2019 risulta nulla, continua l’Istat che spiega come rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna registrano aumenti, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,6% degli investimenti fissi lordi.
Lollobrigida: “Un’altra bocciatura per il governo”
«Dopo l’ennesima bocciatura delle politiche economiche e finanziarie di questo governo, non c’è più tempo da perdere. Fratelli d’Italia riporterà il prima possibile in Parlamento le proposte per il sostegno alle famiglie e la flat tax incrementale, vedremo chi avrà il coraggio di bocciarle nuovamente. Noi come sempre lavoriamo per il bene della Nazione e del popolo italiano». Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
Urso: “Altro che miracolo economico”
«Passate le elezioni, gabbati gli elettori. La revisione al ribasso delle stime Istat sul primo trimestre che avevano fatto esultare il governo in campagna elettorale sulla base di dati del tutto infondati. Siamo purtroppo in piena stagnazione, a forte rischio di recessione e si delinea sin d’ora un anno terribile per il nostro sistema produttivo, il peggiore degli ultimi anni. Altro che “miracolo economico” di cui parlava il ministro dello Sviluppo economico ad inizio di anno». Così il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, responsabile Impresa di Fdi. Particolarmente caustico il tweet del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Spread crescente, Pil calante, via il governo devastante».
“Giornata nera per l’economia italiana”
«Giornata nera per l’economia italiana, tra dati Istat, aumento dello spread, Borsa in rosso e dichiarazioni del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. L’Istat ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil italiano del primo trimestre 2019 al +0,1% dal precedente +0,2% su base trimestrale e al -0,1% su base annuale. La diminuzione del fatturato dei servizi ha influito negativamente sul dato. Su base congiunturale, quindi, il Pil è tornato a scendere. Non accadeva da fine 2013». Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia. «Con questa revisione, l’economia italiana nel 2019 sarà ancora in stagnazione o addirittura in recessione. Inoltre, una crescita più bassa peggiora automaticamente i rapporti deficit/Pil e debito/Pil, quelli monitorati attentamente dalla Commissione Europea che deve decidere nei prossimi giorni se aprire contro il nostro Paese una procedura di infrazione per debito eccessivo», conclude Brunetta.