La Ue minaccia sanzioni, lo spread s’impenna. Salvini: «Basta con le letterine…»

28 Mag 2019 11:18 - di Redazione

All’indomani delle elezioni Europee, con la clamorosa affermazione della Lega, lo spread s’impenna improvvisamente e si pone in forte rialzo rispetto ai 280 punti della chiusura di ieri: il differenziale tra Btp e Bund tedeschi vola verso quota 290, attestandosi al momento a 288,5, con un rendimento dei decennali al 2,72%. Si tratta di un dato ai massimi da febbraio scorso, spinto dai risultati elettorali della Lega alle europee, partito che mette in discussione i vincoli dei parametri stabiliti da Bruxelles. Non hanno giovato di certo le notizie sul possibile arrivo di una lettera della Ue all’Italia nella quale si minacciano sanzioni per 3,5 miliardi di euro, come inizio di una procedura di infrazione sul debito.

La replica di Salvini

«Mi auguro che non ci sia nessuno che mandi le letterine… Il debito sta aumentando da sempre, da decenni, siamo arrivati al record storico. Negli ultimi dieci anni seguendo le letterine, i vincoli, Monti, la Fornero, l’austerità, i tagli, i regolamenti,il debito è aumentato di 655 miliardi», ha detto di prima mattina Salvini  ai microfoni di Rtl102.05. «Penso che il voto di domenica – spiega il leader della Lega – abbia fatto capire a tutti che bisogna rimettere al centro il lavoro, l’uomo, la donna, la famiglia e l’economia reale. Quindi, penso che dalla Merkel a Macron, dagli sconfitti ai vittoriosi, tutti abbiamo capito che bisogna cambiare questi parametri. Mi auguro che non ci sia nessuno che manda letterine, che richiama all’ordine. C’è da ricostruire un sogno e sono orgogliosamente parte -grazie agli italiani- di questo sogno. Penso che tutti abbiano chiaro, al di là delle etichette, che bisogna rimettere al centro la vita vera altrimenti l’Europa viene schiacciata tra Stati Uniti, Cina e continente africano». Quanto alle tasse, “al Paese – ha detto – serve uno choc fiscale. Dobbiamo abbassare le tasse, non tutto a tutti, però l’obiettivo c’è nel contratto di governo, il 15%. Serve una cura Trump, una cura Orban, uno choc fiscale positivo per far ripartire il Paese”.

Commenti

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  • avv. alessandro ballicu 28 Maggio 2019

    ora ha l’occasione di diventare un eroe.
    se respingerà l’attacco speculativo dello spread e della borsa,
    se non si piegherà alla guerra plutocratica della ue contro l’italia,
    se si rifiuterà di pagare ingiuste multe dell’europa,
    se farà una campagna elettorale contro la dittattura dei mercati e della ue, alleandosi solo con la Meloni, contro tutto e contro tutti
    allora diventerà uno statista, un vero patriota e passerà alla storia,
    altrimenti…sarà la solita storia e l’italia continuerà il suo declino come la grecia