La strage di Duisburg in un film in onda su Rai1. Siclari (FI): una vicenda delicata (Video)

22 Mag 2019 16:47 - di Redazione
Arriva questa sera su Raiuno Duisburg-Linea di sangue, il film girato da Enzo Monteleone in meridione, tra Marina di Peschici e Vico del Gargano, incentrato su un sanguinoso fatto di cronaca: la strage del 15 agosto 2007 in Germania avvenuta davanti a un ristorante italiano messo in atto da esponenti della ‘Ndrangheta, in cui rimasero uccisi sei calabresi nell’ambito della guerra fra clan tra i Nirta-Strangio e i Pelle-Vottari. E ancora prima della messa in onda il film, che vede come protagonista Daniele Liotti nei panni del commissario battaglia che indaga sulla vicenda, fa già parlare di sé…

“Duisburg-Linea di sangue”, il film sulla strage del 2007 in un film in onda questa sera su Raiuno

Come il titolo stesso annuncia, accade tutto nella città di Duisburg in Germania, all’uscita del ristorante “Da Bruno“, dove sei italiani vengono trucidati da una coppia di killer. Tutti e sei sono calabresi, giovanissimi. La strage ha un incredibile risonanza mediatico in tutta la Germania: per modalità ed esiti rimanda chiaramente a un regolamento di conti che in un primo momento la  Kriminalpolizei riconduce a bande di turchi, albanesi e italiani per il controllo di armi e droga.  Come noto i tedeschi chiedono aiuto alle autorità italiane e le indagini, nella finzione scenica, vengono affidate in Calabria al commissario Battaglia-Daniele Liotti che, quando la narrazione ha inizio, sta trascorrendo le sue vacanze con la famiglia al mare quando viene a conoscenza della strage attraverso un servizio del telegiornale… Un caso, quello del massacro di Duisburg che ancora suscita clamore ed echi polemici se, oggi, a poche ore dalla messa in onda, il senatore di Forza Italia Marco Siclari sulla vicenda e sul film che ne trae spunto, commenta: «A breve sarà trasmessa la fiction che riguarda San Luca e, in particolare, la strage di Duisburg. Attendo di vederne il contenuto prima di esprimere eventuali giudizi in merito, ma sono certo che avranno trattato in modo attento un tema molto sensibile a tutti noi calabresi, in particolar modo alla maggioranza dei calabresi che vivono in modo onesto e nel rispetto della legalità. Mi sento amareggiato, però, da calabrese, per aver letto dichiarazioni, da parte del Produttore e della Direzione Rai, che lanciano un’ombra sulla mia terra. Si parla, addirittura, di pressioni subìte che avrebbero costretto a spostare le riprese. Comunque apprezzo il lavoro fatto dalla produzione, ma su temi così delicati occorre fare chiarezza».

E il senatore Siclari (FI) annuncia un’interrogazione parlamentare…

Non solo: a questo il senatore azzurro aggiunge anche che «presenteremo come Forza Italia un’interrogazione alla commissione vigilanza per capire che tipo di pressioni sono state fatte e qualora fossero concrete, perché non sono state denunciate. Un tema così sensibile non può essere liquidato con questa superficialità. Mi dispiace che la Rai abbia perso la possibilità di far conoscere i nostri territori e le bellezze dei nostri luoghi a tutto il Paese, queste fiction oltre a raccontare storie verosimili, potrebbero essere la vetrina ideale per dire al mondo che la Calabria non è sinonimo di ‘ndrangheta, ma – conclude – al contrario un luogo, un’opportunità, grazie al quale fare sviluppo e turismo».

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