La Marina Militare salva 40 migranti in Libia. Salvini contro la Trenta: “Chi l’ha autorizzata?”
Ogni riferimento al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta non è casuale. Matteo Salvini sferra una bordata da battaglia navale, attaccando la sua collega di governo. “Non vorrei che ci fosse un ministro che difende i confini e qualcun altro che, invece, porta i migranti in Italia”. Così il ministro degli Interni e vicepremier, Matteo Salvini, rispondendo in piazza a Fano a una domanda sulla nave della marina italiana che ha salvato, in acque libiche, 40 migranti. “Sto aspettando la documentazione”, sottolinea, ribadendo che “siccome è mia competenza, non indico nessun porto italiano disponibile allo sbarco”. “Salvare le vite è obbligo di uomini e donne del mare, però ho chiesto chiarimenti del perché si fosse in acque libiche, del perché non sia stata chiamata la guardia costiera libica, che solo ieri è intervenuta per salvare 216 persone”, conclude il ministro dell’Interno. Lo scontro con la Trenta, iniziato da tempo, prosegue.
Nel governo divisioni sulla questione migranti
«Perché in acque libiche?», ha chiesto Salvini durante il comizio. «Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pien Ramadan ha soccorso, salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell’Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. E’ vero che bisogna chiarire alcune vicende all’interno del governo».
In Libia i migranti li salva la marina militare locale
La guardia costiera libica ha intercettato 214 migranti nelle acque del Mediterraneo riportandoli nel Paese nordafricano. Lo ha reso noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), senza aggiungere dettagli su dove sia stata fermata l’imbarcazione con i migranti né sul luogo dove siano stati trasferiti. L’Oim ha espresso preoccupazione per “il ritorno e la detenzione arbitraria di migranti”, mentre continuano i combattimenti vicino alla capitale Tripoli. Secondo l’ultimo bilancio diffuso via Twitter dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono 443 le persone morte e 2.110 quelle ferite “a causa delle violenze a Tripoli”, nel mirino dell’offensiva annunciata il 4 aprile dal generale Khalifa Haftar.
Alla ministro della difesa TRENTA e lode. Non ci sono parole per stigmatizzare le autorità italiane che consentono anzi, favoriscono la guardia costiera libica che agguanta i poveri disgraziati che credevano di essere sfuggiti alle loro grinfie di stupratori e assassini spietati. VERGOGNA!
La decisione del Ministro Trenta di dare ordine ad una unità della Marina italiana di entrare nelle acque sotto giurisdizione libica per imbarcare migranti clandestini è una chiara mossa di DiMaio per mettere in difficoltà Salvini.
Ed è una palese insubordinazione del Ministro della difesa, che viene meno ai suoi doveri istituzionali in contrasto con le direttive del suo omologo Ministro degli interni.
Ritengo si debba aprire una inchiesta governativa.
L’anima più schifosa del M5S stà emergendo, un’anima simile a quella del PD. Se la Trenta (o quaranta) ha imposto alla Marina la missione di traghettamento di clandestini era sicuramente d’accordo con Di Maio e Conte, quindi l’odio degli italiani fregati dai grillini potrebbe esplodere.
Chi rappresenta Trenta?
A quale indirizzo politico appartiene?
Perché la marina militare italiana ha sconfinato in acque libiche per imbarcare immigrati clandestini?
Da chi hanno ricevuto l’ordine e perché il capitano ha obbedito,visto che si trattava di un ordine sbagliato,mettendo a repentaglio tutto l’equipaggio?
Queste son domande che esigono una risposta dal ministero della difesa.