La Juventus del ‘decisionista’ Andrea Agnelli dà il benservito a Max Allegri
“Affetto, stima e riconoscenza per un amico sincero“.Il presidente della Juventus Andrea Agnelli seduto accanto a Massimiliano Allegri ringrazia per, poi, scandire quel che non era ancora chiaro. Ovvero che la decisione con la quale “si chiude un ciclo” è stata assunta “dalla Società“. Nulla è lasciato al caso, pathos compreso: Agnelli tira fuori una maglia bianconera con la scritta ‘History Alone‘ e la regala ad Allegri. Copione perfetto e abbracci. Ma chiacchiere e sorrisi non riescono a celare la sostanza: sarà pure ‘solo Storia‘ quella del livornese Max, sarà stato un rapporto bellissimo e vincente, ma si dà il caso che ad interromperlo è stata la volontà del rampollo di casa Agnelli. In nome e per conto della società e, soprattutto, di milioni di tifosi nient’affatto contenti, per usare un eufemismo, dopo aver avuto in rosa pure Cristiano Ronaldo, dell’eliminazione subita ai quarti di Champions. Un presidente che lo stesso Allegri ha definito “decisionista“. E che, in premessa, ha chiarito di non voler rispondere a nessuna domanda sul prossimo allenatore. Tempo al tempo. E spazio garantito sui giornali alla girandola di ipotesi e nomi. La conferenza stampa doveva solo servire a dimostrare l’assenza di attriti o risentimenti. E lungo questo crinale è scivolata. Allegri, emozionato (“lascio una squadra vincente che ha le potenzialità di ripetersi”), ha subìto la decisione. Confortato da una risoluzione consensuale che gli garantisce un pacco di soldi. Adesso si volta pagina. Fuori dalle mura della Continassa si aspetta di capire chi sarà il prescelto. Erik Ten Hag l’allenatore dell’Ajax che ha cancellato il sogno bianconero, sarebbe il profilo perfetto. Ideale per un gioco d’attacco capace di esaltare le qualità di Ronaldo. Senza tacer che potrebbe portarsi dietro quel De Lit che in difesa servirebbe eccome. Ma ci vorrà ancora un pò per sapere ciò che il trio Agnelli/Nedved/Paratici ha già, probabilmente, deciso.