Inps condannato: costrinse un operaio a lavorare tre anni in più esposto all’amianto
Doveva andare in pensione, ma è stato costretto a lavorare tre anni in più. L’Inps è stato condannato per questo non piccolo errore. Si è conclusa con una sentenza emessa il 23 aprile scorso dal Consiglio di Stato la vicenda relativa ad un ormai ex operaio Cotral. Un uomo di Lenola è stato esposto per anni all’amianto e ha continuato a lavorare nonostante avesse diritto alla pensione: dopo numerosi giudizi e anni di attesa il signor M.P., difeso dagli avvocati Leone Grossi e Toni De Simone, si è visto riconoscere un cospicuo risarcimento sia patrimoniale che non patrimoniale.
Inps condannato a risarcire
Qualità della vita peggiorata
L’uomo si è quindi rivolto dapprima al Tar Lazio e successivamente al Consiglio di Stato, che ha condannato l’Inps a corrispondere tre anni di mancata pensione, nonché un risarcimento di 25mila euro per il danno derivante dal peggioramento della qualità della vita, dovuto allo stato d’ansia e stress causato dal dover continuare a prestare attività lavorativa nonostante il diritto alla pensione.