Il terremoto elettorale sveglia anche il capo dei vescovi europei, che la spara grossa…

27 Mag 2019 13:36 - di Ezio Miles

“A chi si appropria dei simboli religiosi in politica, ricordo che il crocifisso e il rosario servono per pregare, non per votare o per prendere consensi alle elezioni o per esibirli dopo una vittoria elettorale”. Così  dice monsignor Jean Claude Hollerich arcivescovo di Lussemburgo e presidente del Comece, la Commissione delle Conferenze Episcopali della Ue e dunque dei vescovi europei, intervistato dall’AdnKronos. L’alto rpelato attacca  Matteo Salvini, il quale, in nottata, nella conferenza del dopo-voto per il rinnovo del Parlamento Europeo è tornato a esibire e baciare il crocifisso tenuto in pugno con il rosario, come già in precedenza durante alcuni comizi in campagna elettorale, sollevando già allora aspre critiche e reprimende sia in ambito Cei che persino in Vaticano, con l’intervento diretto del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. “Agli uomini politici che si mostrano in pubblico con il rosario in mano, vorrei chiedere se sanno che questo simbolo si può utilizzare soltanto per la preghiera; e quando si prega con fede, con il rosario in mano, è sicuro che il cuore cambia la nostra mente – sottolinea monsignor Hollerich” . A questo punto, in conclusione, la spara davvero grssa: “Mi piacerebbe immaginare un incontro di questi politici con la Madonna, con questa ragazza di Nazareth che ha tanto sofferto, che è stata costretta a lasciare il proprio paese e ha visto morire in croce suo Figlio: non credo che andrebbero d’accordo, sicuramente non si troverebbero d’accordo su tutto…”.  Chissà, l’esimio monsignore, che cosa avrebbe detto (se poi avrebbe detto effettivamente qualcosa) se le elezioni in Italia fossero state vinte da un partito islamico, il cui lieader avesse invocato Allah…

Commenti

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  • giovanni vuolo 27 Maggio 2019

    Dicono a Napoli : “i figli song e chi s’e’ cresce (i figli appartengono a chi li cresce). Altrettanto io credo che i simboli appartengono a coloro che li difendono. Se Salvini è l’ultimo baluardo contro l’islamizzazione sistematica dell’Italia; se Salvini è colui che si oppone alla politica pseudo – progressista di coloro che vorrebbero addirittura coprire le croci nei cimiteri, mi domando : chi più di lui è legittimato a mostrarsi con una croce nella mano? Il Papa forse, ma probabilmente non quello attuale.