Il primo Nobel della storia? Fu assegnato a un italiano, ma nessuno lo sa. Ecco come andò
Prendendo in prestito dal periodico la Settimana Enigmistica il titolo della rubrica ”Forse non tutti sanno che …”, avvio una riflessione, e una divulgazione di informazioni su Alfred Nobel (Stoccolma 21ottobre 1833- Sanremo 10 dicembre 1896) e il Premio da lui istituito con esplicita volontà testamentaria. “Gli interessi acquisiti ogni anno saranno distribuiti sotto forma di premi per ricompensare coloro che l’anno precedente, avranno apportato all’umanità il maggior beneficio”. In ulteriori passaggi delle disposizioni del lascito vengono indicati gli ambiti nei quali individuare i benemeriti da premiare. Si tratta dei campi della fisica,della chimica, della medicina o fisiologia, della letteratura. Nel 1969, le discipline premiabili furono portate a sei, ricomprendendo tra esse l’economia.
Un segno di distensione
Il benefattore svedese, configurò tra le sue ultime volontà, l’istituzione di un Premio per la Pace, il quale contrariamente agli altri, consegnati a Stoccolma, sarebbe stato assegnato ad Oslo, da una giuria di eminenti personalità norvegesi. All’epoca la Norvegia era unita alla Svezia, subendone la sudditanza. Generando, con questo stato di fatto, tensioni tra i due paesi facilmente ipotizzabili. Discordie che avrebbero avuto soluzione solo nel 1905 con il raggiungimento dell’Indipendenza della Norvegia. Nella scelta di Nobel, inerente all’assegnazione del Premio per la Pace, molti hanno letto un chiaro segno di distensione tra le due Nazioni.
Ascanio Soprero chimico piemontese
Nobel aveva, come si suole dire fatto fortuna, in termini di notorietà personale e nell’accumulo di un patrimonio di tutto rispetto. Tutto ciò derivante da cosa? Da quale attività? Qui, ci si comincia ad addentrare, negli aspetti un poco più complessi, forse un po’ trascurati, della vita del chimico svedese. Lo scandinavo, ebbe l’opportunità di venire a conoscenza del lavoro di un chimico e medico italiano Ascanio Sobrero. Piemontese (Casal Monferrato 12 ottobre 1812- Torino 26 dicembre 1888), Sobrero, fu Docente di Chimica all’Università degli Studi di Torino e segretario perpetuo dell’Accademia delle Scienze di Torino. Lo sperimentatore piemontese nel 1847 al culmine di suoi tentativi sperimentali di ricerca nel campo delle miscele esplosive riuscì a realizzare la nitroglicerina. Questo risultato, determinò una vera e propria nuova era dell’industria degli esplosivi. La nitroglicerina si presenta in uno stato liquido oleoso. Può virare di colore dal trasparente al colore giallo. Il suo trasporto, o manipolazione è estremamente pericoloso. Un semplice urto, un cambio di temperatura, o altro determina l’esplosione. Problema al quale Sobrero cercò di fare fronte. Incidenti drammatici, vennero a verificarsi ripetutamente. Provocando distruzione di fabbricati e di laboratori, e ancora, cosa notevolmente più importante feriti e perdite di vite umane. Queste drammatiche conseguenze dissuasero Sobrero dal perseverare nella ricerca di “stabilizzazione” dell’esplosivo. Ma il geniale italiano, con intuizione degna di nota, ricordiamo che Ascanio Sobrero era anche medico, riuscì comunque a trovare un campo di applicazione al suo ritrovato. Il settore individuato fu naturalmente quello sanitario. Grazie a questa mirabile intuizione, la nitroglicerina a tutt’oggi, viene usata con opportuni dosaggi per l’angina pectoris, e la vasodilatazione sanguigna in genere.
La “scossa emotiva”
Alfred Nobel, aveva compreso che una volta che si fosse riusciti a “stabilizzare” il pericolosissimo ritrovato dell’italiano, ciò avrebbe determinato una enorme potenzialità commerciale della miscela. Il chimico svedese, si adoperò con tenacia in tal senso, pagando in prima persona anche con la perdita di congiunti stretti. Infatti nel 1864, in una esplosione che distrusse una delle sue fabbriche, perì il fratello più giovane. Nonostante le avversità, Nobel continuò nei suoi tentativi fino a trovare nella “farina fossile” il materiale adeguato a rendere sicura la manipolazione della nitroglicerina. Brevettò la cosa con il nome di dinamite ( dal greco dynamis potenza, forza). I famosi candelotti di dinamite, che noi tutti abbiamo visto più volte nei film western o della “mala”. L’esplosivo così realizzato, fu immediatamente richiesto in enormi quantità da ogni parte del mondo. Commesse, che riguardavano anche l’uso per finalità “civili” del preparato. Alfred Nobel, a quel punto diventò ricchissimo. E’ pur vero che il creatore della dinamite non aveva discendenti diretti, ma ci si è chiesti del perché dell’istituzione di un Premio. Alcuni sostengono che ciò sia dovuto alla “scossa emotiva” che subì a seguito di uno svarione di un titolo di un articolo di un giornale francese. Scambiando Ludwig Nobel, appena deceduto, per il fratello Alfred titolò infatti “Muore il mercante della morte”. Certo è, che il titolo di quel giornale colpì profondamente l’anima dell’inventore della dinamite. Nobel voleva quindi fare qualcosa che lo rendesse benemerito, salvaguardandone la memoria.
Così Akfred Nobel ricompensò Sobrero
Il Premio Nobel, oramai esiste da più di cento anni, i primi vennero assegnati il 10 dicembre 1901. Osservando rigorosamente la data del 10 dicembre, anniversario della dipartita di Nobel. Premio, che in più occasioni è stato al centro di roventi polemiche. In tal senso si sono particolarmente distinte le assegnazioni dei Premi per la Pace, quelli per la Letteratura. Ad oggi agli italiani sono stati assegnati ufficialmente 20 Premi Nobel. Collocando l’Italia, come settima Nazione, in quanto a numero dei premiati. Intenzionalmente ho scritto”assegnati ufficialmente 20 Premi Nobel”. Alfred Nobel, in segno di rispetto e considerazione per il lavoro svolto da Ascanio Sobrero riconobbe a quest’ultimo spontaneamente un congruo assegno vitalizio. A questo punto, mi domando, sarebbe cosa azzardata o corretta, riconoscere a questo grande italiano così misconosciuto, il fatto di essere stato il primo assegnatario del Primo Premio Nobel? Quello per certi versi più significativo. Mi sembra di poter dire, che questo riconoscimento, glielo diede nei fatti Nobel stesso.
Ritengo sia opportuno, nelle sedi di competenza, far assegnare ad Ascanio Sobrero il premio Nobel come A.Nobel avrebbe voluto.Noi italiani forse ci vergogniamo che un italiano possa aver scoperto la nitroglicerina, essendo un esplosivo non può far parte della nostra cultura della cosiddetta “pace” di cui molti se ne riempiono la bocca senza mai sciacquarla.
Celebriamo le grandi opere e i grandi Italiani dell’epoca romana, del Medio Evo e del Rinascimento, ma dimentichiamo il grande contributo alla scienza ed alla tecnica dato da Italiani negli ultimi due secoli, la creazione di immensi apparati industriali che ci hanno portato dalla fame e miseria dell’800 ad esser tra i più ricchi del mondo, nonché i più longevi dopo i giapponesi (alla faccia della bomba atomica). Anzi distruggiamo le industrie come se fossero apportatrici di morte. Ancora pochi decenni fa eravamo tra i primi nella Chimica, grazie a grandi uomini, i primi nell’informatica (i primi PC al mondo furono Olivetti); nell’auto abbiamo sviluppato per primi ABS, iniezione elettronica diesel, controllo elettronica della fase nei benzina, per non parlare della Lancia Delta Integrale. Tutti sviluppi che fanno capo ad un grande Ingegnere, ed ai suoi collaboratori, messi poi in naftalina da un laureato in lettere (marchionne)