Huawei, nessun blocco per almeno tre mesi. Trump firma la proroga per gli aggiornamenti da aziende Usa

21 Mag 2019 14:04 - di Redazione

Il rischio di un blocco per tutti i possessori del telefonino made in Cina per il momento è scongiurato. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha concesso a Huawei una proroga temporanea di 90 giorni che consentirà all’azienda di continuare ad acquistare prodotti e servizi americani per mantenere operative le reti già esistenti e realizzare gli aggiornamenti per la sua linea di smartphone. Il periodo, che scade il 19 agosto, “ripristina parzialmente i requisiti e le politiche di licenza in base ai Regolamenti di amministrazione delle esportazioni”, si legge in una nota. Il Dipartimento del commercio potrà comunque decidere di estendere ancora la licenza oltre quella data.

La proroga, ha dichiarato il segretario al commercio degli Stati Uniti Wilbur Ross, “concede agli operatori il tempo di fare altri accordi e lo spazio al Dipartimento per determinare le misure appropriate a lungo termine per gli americani e i fornitori di telecomunicazioni stranieri che attualmente si affidano alle apparecchiature Huawei per servizi critici”. La licenza temporanea si applica ai contratti stipulati con imprese Usa prima del 16 maggio da Huawei e dalle sue 68 affiliate che, proprio il 16 maggio scorso, sono finite nella lista nera del commercio Usa.
Pochi giorni fa con un ordine esecutivo Donald Trump aveva dichiarato lo stato di emergenza nazionale a tutela delle reti di comunicazione, una decisione “in linea con l’impegno assunto dal presidente di proteggere servizi e tecnologia delle informazioni e delle telecomunicazioni degli Stati Uniti”.

L’ordine autorizza il Dipartimento per il Commercio ad impedire alle società statunitensi di trattare con determinati fornitori esteri. Poco dopo la firma da parte di Trump dell’ordine esecutivo, il Dipartimento per il Commercio aveva reso noto di aver aggiunto la cinese Huawei e i suoi affiliati alla lista delle società considerate potenzialmente a rischio per la sicurezza nazionale o gli interessi di politica estera. Huawei aveva replicato assicurando che la compagnia desidera trattare con il governo americano “misure efficaci a tutela della sicurezza dei prodotti”.

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