Ha sparato al ladro minorenne e si candida a Monterotondo con la lista di centrosinistra
Andrea Pulone è stato iscritto nel registro degli indagati per eccesso colposo di legittima difesa dopo che il 29enne, lo scorso venerdì 26 aprile, ha sparato a un ladro minorenne di origine albanese che, insieme ad altre persone, stava tentando un furto con altri due complici nella sua abitazione a Monterotondo.
Pulone ha ricevuto una telefonata di solidarietà dal vicepremier Matteo Salvini ma al contrario di quanto affermato dalla propaganda di sinistra non si tratta di un “pistolero” amante del Far West. Anzi, Pulone assieme alla madre è candidato a Monterotondo alle prossime elezioni nella lista civica “Voglio vivere così” che appoggia il centrosinistra. Lo stesso centrosinistra che reputa la legge sulla legittima difesa un oltraggio alla civiltà perché induce le persone a farsi giustizia da sé. Eppure proprio Andrea Pulone era stato molto chiaro nello spiegare i motivi per i quali aveva sparato ai tre malviventi.
“Quando li ho visti – ha raccontato a Roma Today – il mio primo pensiero è stato per la mia ragazza che si trovava al piano di sopra. Il vantaggio di avere una pistola con me è stato quello di ottenere un effetto dissuasivo. Magari, in un corpo a corpo con tre malviventi poteva finire peggio. Con una pistola mi sono potuto difendere. Ho cercato di sparare senza ferirli. Quanti colpi ho esploso? Non lo so effettivamente. Sono un tiratore sportivo, maneggio armi. Loro sono immediatamente scappati ma non ho visto con quale auto. Ora ho paura, mi hanno sequestato la pistola”.