Grillo, valanga d’insulti: «Berlusconi cialtrone, Salvini sceriffo senza pistola»
Pochi giorni alle une e arriva il soccorso rosso di Beppe Grillo allo spompato Di Maio, ormai allo scontro frontale con l’alleato-collega Salvini. Sempre più disorientati dai sondaggi e incapaci di gestire il doppio ruolo di maggioranza di governo e opposizione alla Lega, i 5Stelle insistono con gli attacchi a suon di offese. Chi è più temibile il leader leghista o il Cavaliere che, malgrado la convalescenza, è pronto a fare la sua parte nell’ultimo rush di campagna elettorale? Per non sbagliare Grillo lancia fendenti avvelenati, e disperati, a entrambi.
«Coraggio Silvio, la nostalgia di un cialtrone a 90 gradi è rilassante in confronto alle improvvisazioni dello sceriffo senza cavallo e senza pistola (solo il giaccone!). Che il duello fra voltafaccia abbia inizio!». Dal suo blog, in un post dal titolo emblematico “Chi striscia non inciampa” che firma, come di consueto, con “il suo Neurologo”, il comico torna all’attacco di Berlusconi, che da psiconano oggi appare debole e disilluso ma, evidentemente, ancora temibile. Gli attacchi più duri, neanche a dirlo, sono rivolti a Salvini sul fronte dell’immigrazione, nuovo pomo della discordia al tavolo del governo.
«Il Cavaliere ed ex premier – scrive il fondatore del movimento oggi “retrocesso” a garante – crede in un’inquietante immortalità che aspetta soltanto lui nella sua confusa insalata di parole. Speriamo che il suo amico Vladimir gli compri un altro bel lettone dove fare a cuscinate con il suo Matteo preferito… si ma quale sarà?». E ancora parole durissime:«Silvio Berlusconi, dal Re del chi striscia non inciampa è stato spettacolare. È un Berlusconi onesto quello che ci compare davanti oggi, deboluccio – esordisce Grillo – lui sembra non rendersi conto del fatto che Toti lo tradirà, è convinto che resterà con lui. Fa venire alla mente qualcuno che si è perso nel deserto e saluta gioioso i suoi avvoltoi».
Il bersaglio preferito del vaffa grillino è sempre lui, il Caimano che si rivolge al «peggio» del Paese. Definito il «re dello share», Berlusconi «propone di nuovo la strategia della caciara, non ha altro da offrire, ciò che resta di lui insieme ad un populismo very strong. Ma ricordate: Silvio non regala mai nulla e nessuno regala nulla a lui, non era audience ma solo “coda per curiosi”. Non resiste, parla di colpevoli ed innocenti, si rivolge al peggio del paese, come sempre – accusa Grillo – e vedere come si associa a confindustria ed ai sindacati: ci prende per mano per accompagnarci nell’oblio». E ancora in un crescendo di bile: «Abbiamo di fronte una versione depotenziata del più grande bugiardo della storia italiana – attacca ancora il fondatore del M5S -– frena di colpo per essere superato da tutti, quanto a sparate! Una nuova tecnica, non si butta via neppure il più imbarazzante dei curricola, anche dall’età non si butta via nulla… Una mossa che neppure Senna o Maradona sapevano fare così velocemente. Siamo di fronte ad un omino davvero smarty: si accuccia logicamente, mentre è costretto a scandire le parole. Un tenerone, ma attenzione… dritti con le orecchie!».
Salvini sarà anche uno sceriffo senza pistola….lui, invece, è solo un pistola….